Aviva si ristruttura in Italia

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Dopo aver sistemato lo scorso aprile gli accordi di bancassicurazione con Ubi e conUnicredit, la compagnia inglese Aviva si appresta ora a semplificare la rete delle partecipate in Italia.

L’assicuratore ha avviato il processo di integrazione di Aviva Assicurazioni (con 5,7 milioni di premi 2013 secondo i dati Ania) in Aviva Italia, (con premi pari a 406 milioni). L’operazione ha già ottenuto il via libera dell’Ivass, mentre la fusione tra Aviva Life e Aviva Previdenza, anch’essa prevista a breve, attende ancora il disco verde dell’autorità di controllo. Una doppia semplificazione, quindi, che interessa sia il comparto Danni che il ramo Vita. Dopo l’uscita dal capitale di Aviva Assicurazioni di Banca Marche (dal dicembre 2011 partners di Cardif, gruppo Bnp Paribas) non c’era ragione del resto di mantenere separate le due compagnie Danni, e lo stesso discorso vale per Aviva Life (26 milioni di premi 2013) e Aviva Previdenza (7,3 milioni). La doppia integrazione rappresenta l’ultimo tassello della riorganizzazione avviata dall’amministratore delegato, Patrick Dixneuf, dal suo arrivo in Italia. Un riassetto che è passato per la vendita della partecipata Eurovita, ceduta a fine 2012 al fondo Jc Flowers, e per la risistemazione degli accordi distributivi bancari con Ubi e Unicredit, che sono stati estesi e ampliati, con un esborso di 25 milioni di sterline da parte di Aviva. Ora è appunto il momento delle semplificazioni societarie che saranno a breve concluse. La compagnia italiana che distribuisce i suoi prodotti tramite agenti, banche e promotori ha del resto già ricominciato a dare soddisfazioni alla capogruppo inglese: il bilancio 2013 si è chiuso con un utile operativo per l’Italia di 199,4 milioni e dopo tre anni di dieta, dalle attività italiane è arrivato quest’anno di nuovo un dividendo, con un trasferimento netto di cash di 14 milioni di euro e un rimborso di 6 milioni del prestito erogato dal gruppo.

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