Abusivismo e truffe on-line, quando il prestito diventa crimine

Ancora nessun commento

Già in un nostro precedente articolo abbiamo trattato il fenomeno dell’abusivismo, analizzando le misure di contrasto finora adottate dagli organismi di controllo volte a ridurre se non a stroncare sul nascere tali anomalie. Abbiamo evidenziato che, nonostante una continua intensificazione dei controlli, sempre più capillari e precisi, da parte dell’ OAM il soggetto abusivo continua ad essere,in realtà, parte integrante del sistema. Abbiamo auspicato un diverso approccio e un diverso metro di valutazione in modo da garantire una maggiore tutela dei consumatori e soprattutto della professionalità di tutti coloro che costituiscono un comparto importantissimo nel nostro paese. Se per tale fenomeno una riconversione dei soggetti coinvolti può essere LA SOLUZIONE, per il fenomeno delle truffe on-line l’unica tutela che possiamo garantire al consumatore è, senza ombra di dubbio, la tolleranza zero.

Perché il vero campo di gioco dell’abusivo, del truffatore, del criminale, è sicuramente il World Wide Web che offre un panorama molto ampio di possibilità per fare soldi, in modo lecito e soprattutto in modo illecito..

Nonostante tutti i vantaggi di un prestito online pensiamo ad esempio alla rapidità di erogazione del finanziamento, ai suoi tassi vantaggiosi e alla sua convenienza -questi ultimi hanno lo svantaggio di essere anche i più colpiti dalle truffe. Sempre più spesso giungono notizie di frodi sulle richieste di prestiti, complice la necessità in cui versano i cittadini che chiedono credito in un periodo di crisi. Molti gli escamotage utilizzati dai criminali: dalle richieste di pagamenti di spese in via anticipata al ricatto. Secondo le indagini più recenti, le truffe sui prestiti gestite via web sono costantemente aumentate arrivando a superare i 30000 casi e andando a determinare una perdita complessiva superiore ai 172 milioni di euro. Inoltre è stata registrata anche una crescita esponenziale dell’importo medio frodato.

Quante volte sono arrivate mail da soggetti che promettono prestiti on line in pochi giorni e senza troppi documenti? I truffatori grazie a proposte molto allettanti fanno leva sulla necessità, pressochè generale in uno scenario economico perennemente in difficoltà, di soldi immediati e di conseguenza approfittano della debolezza mentale di soggetti socialmente deboli, come coloro che cercano prestiti senza garanzie o chi risulta protestato o è classificato come cattivo pagatore. Effettivamente possiamo dire che conoscere il profilo dei soggetti che vengono più frequentemente  colpiti dalle frodi sui prestiti è sicuramente una buona soluzione in vista della riduzione di questo fenomeno di dimensioni piuttosto preoccupanti.

Nonostante una legislazione comunitaria uniformante è rilevante effettuare una serie di attenti e dettagliati controlli anche per quel che concerne le singole regolamentazioni nazionali dei paesi di riferimento. In Italia, ad esempio, per offrire servizi finanziari è previsto un livello di attenzione maggiore, con autorizzazioni singole rilasciate direttamente dalle istituzioni nazionali: non basta dunque, in questo caso, aver ottenuto il permesso operativo in un altro Stato d’Europa. Superato il check normativo e legale e verificata la conformità della società analizzata con il quadro legislativo di riferimento, diventa centrale farsi un’idea concreta di tutti i differenti piani operativi che compongono l’offerta complessiva di una piattaforma di  prestito. Se è vero che la base di partenza per comprendere la serietà di un operatore e costruirsi un’opinione chiara sulla trasparenza di chi fornisce servizi di investimento finanziario parte dalle garanzie legislative presentate, è anche opportuno concentrarsi sull’effettiva proposta di mercato messa sul piatto dalle differenti società, sia dal punto di vista tecnico che per quel che concerne la parte relativa a pagamenti, varietà dell’offerta, impostazioni grafiche e tanti altri piccoli dettagli che possono, messi insieme, divenire essenziali per permetterci di sviluppare un parere sia su una piattaforma di prestito che per le pagine raccolgono nominativi per parti terze.

Il consiglio più saggio che possiamo dare è quello di fornire i propri dati personali esclusivamente alle società con una buona e solida reputazione. E’ importante quindi diffidare sempre delle società poco conosciute così come verificare la fattività dei portali online prima di inserire dati sensibili. Per poter aver un minimo di garanzia nei prestiti personali è sempre meglio rivolgersi a società qualificate come Credass Italia  che, con la massima sicurezza, individuano le offerte migliori sul mercato, senza sorprese. In questo modo si evitano tutti i problemi sopra descritti dato che si tratta di un intermediario finanziario, regolarmente iscritto all’Elenco Agenti in Attività Finanziaria tenuto dall’OAM.

Responsabile Provinciale Assopam

Adriano Magliulo

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI