Agevolazioni a progetti di efficientamento energetico effettuati da PMI in Campania

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FINALITÀ:  concessione di contributi per la realizzazione di Piani di investimento aziendali per l’efficientamento energetico a favore di PMI con unità locale in Campania.
AZIONI AMMISSIBILI: La tipologia di azioni ammissibili a contributo, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania, sono:
AZIONE A – Realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;
AZIONE B – Realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica (come documento a sé stante oppure a corredo della certificazione ISO 50001);
AZIONE C – Adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.
BENEFICIARI: PMI con sede legale e/o unità operativa nella Regione Campania.
CONTRIBUTO: 50% dei costi ammissibili del Piano di investimento aziendale.
Sono ammissibili esclusivamente i Piani di investimento aziendale con un importo uguale o superiore a € 50.000,00.
PROCEDURA: valutativa a sportello in ordine cronologico di presentazione della manifestazione di interesse.
DOMANDE: a decorrere dal ovvero il 17 giugno 2017 i soggetti richiedenti si registrano e compilano i moduli e i relativi allegati; A decorrere dal 27 giugno 2017, i richiedenti procedono all’invio del modulo e dei relativi allegati, entro e non oltre le ore 18.00 del 14 luglio 2017, salvo proroghe.

ASSE 4 “ENERGIA SOSTENIBILE”

OBIETTIVO SPECIFICO 4.2.

“Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili”
CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI UN PIANO DI INVESTIMENTO AZIENDALE DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

FINALITÀ

Concessione di contributi per la realizzazione di Piani di investimento aziendali per l’efficientamento energetico a favore di PMI con unità locale in Campania.

DE MINIMIS

Il contributo in conto capitale a fondo perduto è concesso, nella forma di sovvenzione, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».

AZIONI AMMISSIBILI

La tipologia di azioni ammissibili a contributo, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania, sono:

AZIONE A

Realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;

AZIONE B

Realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica
(come documento a sé stante oppure acorredo della certificazione ISO 50001);

AZIONE C

Adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.

PIANO DI INVESTIMENTO

Il Piano di investimento deve essere costituito obbligatoriamente almeno dalle Azioni A e B.

L’azione C è facoltativa ma costituisce requisito di priorità.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 7.149.200,00 euro.

ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE

Possono essere concessi aiuti in favore di imprese di qualsiasi settore, ad eccezione dei seguenti aiuti:

  • a) aiuti concessi a imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura
  • b) aiuti concessi a imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli;
  • c) aiuti concessi a imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli qualora:
    – l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate;
    – l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
  • d) aiuti per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione;
  • e) aiuti subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda le PMI con sede legale e/o unità operativa nella Regione Campania.

REQUISITI

I soggetti richiedenti alla data di presentazione della domanda, devono possedere, a pena di inammissibilità, i seguenti requisiti:

  • a) essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, competente per il territorio;
  • b) non ricadere negli obblighi di cui all’art. 8, co. 3 del D. Lgs 102/2014;
  • c) esercitare un’attività economica non esclusa ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 ovvero in caso di esercizio di attività anche in settori economici esclusi, disporre di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi. Al fine di verificare l’appartenenza dell’impresa richiedente ad una delle attività ammissibili, si farà riferimento al codice ATECO primario/prevalente della sede/unità produttiva in cui si realizza l’intervento rilevato dalla visura camerale;
  • d) non presentare le caratteristiche di PMI in difficoltà così come definite dalla normativa comunitaria;
  • e) non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, e di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti dichiarati illegali o incompatibili;
  • f) non avere in precedenza usufruito di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto;
  • g) avere la piena disponibilità dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzata l’iniziativa (proprietà, locazione, uso, usufrutto, comodato, diritto di superficie, etc.). Il titolo di disponibilità deve avere una durata residua minima di 5 anni;
  • h) non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla legge Fallimentare e da altre leggi speciali, o nei cui confronti non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • i) possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare che dovrà essere comprovata dai fatturati degli ultimi due anni ciascuno almeno pari all’importo del piano di investimento da realizzare e da idonee referenze bancarie;
  • j) possedere la capacità operativa ed amministrativa in relazione al piano di investimento proposto che dovrà essere comprovata da una relazione contenente la descrizione dei principali investimenti realizzati negli ultimi due anni;
  • k) essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;
  • l) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali ed assicurativi a favore dei lavoratori nei confronti di INPS e INAIL o essere in possesso della certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti della Regione Campania di importo pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto (DURC);
  • m) essere in regola con le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di lavoro e dei contratti collettivi, di contrasto del lavoro irregolare e riposo giornaliero e settimanale, di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • n) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse;
  • o) essere in regola con le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di tutela dei portatori di handicap nonché dei principi di pari opportunità;
  • p) assenza di cause di decadenza, sospensione o divieto previste dall’articolo 67 del D.lgs n. 159/2011 o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’articolo 84, comma 4, del medesimo decreto;
  • q) non essere destinatari, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca di finanziamenti pubblici per violazione del divieto di distrazione dei beni, dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Campania, per accertata grave negligenza nella realizzazione di un investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque
    imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che nel caso di indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
  • r) non essere destinatari di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale o di provvedimenti interdittivi, intervenuti nell’ultimo biennio, alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni e alla partecipazione alle gare pubbliche, secondo quanto risultante dai dati in possesso dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici;
  • s) che non sia stata pronunciata, nei confronti dei soggetti previsti dal comma 3 dell’articolo 80 del D.lgs n. 50/2016, condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per i reati previsti dal comma 1 del medesimo articolo del D.lgs n. 50/2016;
  • t) non essere stati soggetti alla sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
  • u) non essere stati gli amministratori della Società muniti di poteri di rappresentanza, il direttore tecnico o il socio unico persona fisica, ovvero il socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci, destinatari di condanna, anche di primo grado, per danno erariale, con particolare riferimento all’indebita percezione di contributi, finanziamenti e/o sovvenzioni pubbliche;
  • v) non aver conferito incarichi professionali né concluso alcun contratto di lavoro subordinato o autonomo ad ex-dipendenti della Regione Campania che abbiano cessato il rapporto di lavoro con l’Ente da meno di tre anni e che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto di quest’ultimo ai sensi dell’articolo 53, comma 16-ter del D.Lgs. n. 165/2001 ss.mm.ii.

Nel caso in cui il richiedente risulti iscritto nell’elenco delle “Imprese con rating di legalità” non è richiesta la dichiarazione del possesso dei requisiti di cui ai punti q), r) e s).

CONTRIBUTO

Il contributo concedibile è pari al 50% dei costi ammissibili del Piano di investimento aziendale

Sono ammissibili esclusivamente i Piani di investimento aziendale con un importo uguale o superiore a € 50.000,00.

CONTRIBUTO MASSIMO

IL CONTRIBUTO MASSIMO CHE POTRÀ ESSERE RICONOSCIUTO SARÀ PARI AL:

  • 50% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica (relativa ad una o più sedi operative fino a un massimo di dieci) fino a un contributo massimo complessivo di € 5.000,00 (Azione A);
  • 50% delle spese ammissibili dell’intervento di efficientamento energetico (relativo a una o più delle attività previste e a una o più delle sedi) fino a un contributo massimo complessivo di € 100.000,00 (Azione B);
  • 50% delle spese ammissibili per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 fino a un contributo massimo complessivo di € 10.000,00 (Azione C).

Il contributo concesso sommato agli altri contributi in “de minimis” concessi all’impresa ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013, non può in ogni caso eccedere l’importo di Euro 200.000,00 nell’arco di tre anni.

Limitatamente al settore di attività economica del trasporto di merci su strada per conto terzi l’importo massimo è pari a Euro 100.000,00.

AZIONI AMMISSIBILI

Gli investimenti realizzabili ai fini del contributo sono i piani di investimento aziendali costituiti dalle seguenti azioni:

AZIONE A:

REALIZZAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICA FINALIZZATA ALLA VALUTAZIONE DEL CONSUMO DI ENERGIA ED AL RISPARMIO ENERGETICO CONSEGUIBILE.

La diagnosi energetica deve essere attuata in conformità ai criteri di cui all’Allegato 2 al D.lgs n. 102/2014.

Tale conformità è verificata eseguendo la diagnosi secondo le norme tecniche UNI CEI 16247-1-2-3-4.

  • Le diagnosi energetiche dovranno essere obbligatoriamente condotte dai soggetti di cui all’art. 8 del D.lgs 102/2014, ovvero società di servizi energetici (ESCO), esperti in gestione dell’energia (EGE) o auditor energetici, certificati da organismi accreditati ai sensi dell’articolo 8, comma 2 del D.lgs. n.102/2014.

AZIONE B:

attuazione di un intervento di efficientamento energetico identificato dalla diagnosi energetica, con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a 4 anni, costituito da uno o più delle seguenti attività e su una o più
delle sedi operative:

  • b.1) installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione;
  • b.2) attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria;
  • b.3) attività mirate alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro (smart factory e industria 4.0);
  • b.4) attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale;
  • b.5) sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;
  • b.6) attività di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo;
  • b.7) attività di ottimizzazione tecnologica, miglioramento delle centraline e cabine elettriche e installazione di sistemi di controllo e regolazione capaci di ridurre l’incidenza energetica sul processo produttivo dell’impresa.

AZIONE C:

Adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE), comprovato da un certificato di conformità alla norma UNI CEI EN ISO 50001 rilasciato da Organismo terzo, indipendente ed accreditato ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 o firmatario degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento.

  • La stessa adozione deve riguardare l’intera sede operativa a cui è riferita e non può’ essere circoscritta ad una sola filiera produttiva o a un solo comparto della medesima sede.

Il Piano di investimento dovrà prevedere, a pena di esclusione, l’azione A (diagnosi energetica) e l’Azione B (intervento di efficientamento identificato dalla diagnosi) mentre l’Azione C (adozione del SGE) è facoltativa.

AVVIO E CONCLUSIONE DEGLI INVESTIMENTI

I Piani di investimento aziendale relativi alle iniziative presentate possono essere avviati (data del primo impegno giuridicamente vincolante per l’acquisizione di servizi/ fornitura) successivamente alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (BURC) del presente Avviso e devono essere conclusi (quietanza dell’ultima fattura), a pena di decadenza del contributo concesso, entro e non oltre 24 mesi dalla data di esecuzione della diagnosi energetica.

SPESE AMMISSIBILI

SONO AMMISSIBILI LE SPESE, DOCUMENTATE E QUIETANZATE, SOSTENUTE PER:

1.A AZIONE A:

redazione della diagnosi energetica e per i servizi esterni di consulenza per l’ottenimento della certificazione ISO 50001 eseguiti da uno dei soggetti elencati all’articolo 8 del D.lgs. n. 102/2014, ovvero da Società di servizi energetici (ESCO), esperti in gestione dell’energia (EGE) o auditor energetici, certificati da organismi accreditati ai sensi dell’articolo 8, comma 2 del D.lgs. 102/2014.

1.B AZIONE B:

spese per le attività dell’intervento di efficientamento energetico di cui all’articolo 9 del presente Avviso.

RIENTRANO NEI COSTI AMMISSIBILI:

  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese di installazione e di eventuali sistemi di monitoraggio del risparmio conseguibile.
    Tali beni dovranno essere acquistati nuovi e, previa opportuna indagine, al prezzo di mercato.
    L’indagine di mercato dovrà essere svolta acquisendo almeno tre preventivi compilati integralmente e confrontabili, riportanti il prezzo per ciascuna voce;
  • opere murarie limitatamente a quelle strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento di efficientamento energetico come indicate nella diagnosi.
    I costi sono determinati sulla base del listino prezzi per le opere edili vigente nella Regione Campania;
  • spese per progettazione, direzione lavori e collaudo, nel limite del 5% dell’intervento di efficientamento (Azione B) ed a condizione che il consulente svolga un’attività professionale e sia iscritto all’Albo.

1.C AZIONE C: S

pese per l’adozione di un SGE:

  • prestazioni di consulenza (D.lgs. n.102/2014), inclusa la formazione al personale, solo se funzionale ll’applicazione di una innovazione gestionale/organizzativa apportata dal programma di investimento oggetto del finanziamento;
  • acquisto di software e di dispositivi hw per la raccolta, la misurazione e l’analisi di dati allo scopo di monitorare e migliorare la prestazione;
  • certificazione di conformità alla norma ISO 50001, rilasciata da un organismo terzo, indipendente e accreditato ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 o firmatario degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento.

Sono ritenute ammissibili le diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile, eseguite in osservanza dei criteri di cui all’Allegato 2 al D.Lgs. 102/2014 o sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO
50001.

PROCEDURA

ITER PROCEDURALE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E MODALITÀ DI CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO

Le fasi della procedura per l’accesso al contributo sono:

  • I FASE:
    Manifestazione di interesse ed ammissione alla II Fase;
  • II FASE:
    Presentazione della domanda di contributo, del piano di investimento aziendale e ammissione a finanziamento.

La modalità di concessione del contributo è la procedura valutativa a sportello (ordine cronologico di presentazione della manifestazione di interesse e soglia minima di qualità progettuale) con “priorità” alle imprese che presentano una manifestazione di interesse comprensiva dell’Azione C (Adozione del sistema di gestione dell’energia- SGE).

  • Pertanto, le manifestazioni di interesse proposte da soggetti che non presentano il requisito di cui al precedente capoverso (presentazione Azione C), saranno ammesse alla II fase solo nel caso e nella misura in cui, dopo la valutazione delle istanze con “priorità”, risultino fondi residui disponibili.

I FASE- MANIFESTAZIONE DI INTERESSE: MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE

Nella I fase le aziende manifestano interesse a realizzare un Piano di investimento aziendale per una o più sedi operative (fino a 10) costituto dalla diagnosi energetica e da un intervento di efficientamento energetico (Azioni A e B) o un piano consistente nella realizzazione della diagnosi energetica e di un intervento di efficientamento congiuntamente all’implementazione di un sistema di Gestione dell’Energia conforme alla norma ISO 50001 (Azioni A, B e C).

  • Le manifestazioni di interesse devono essere redatte esclusivamente secondo il modello (Allegato C) e sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto proponente con firma digitale.
  • Nella manifestazione, i soggetti evidenziano il costo da sostenere per l’Azione A ed eventualmente per l’Azione C che costituisce requisito di priorità.
  • La presentazione della manifestazione di interesse deve avvenire mediante il modulo (ALLEGATO B).

LA FASE DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE SI ARTICOLA NELLE SEGUENTI SOTTO FASI:

  • A decorrere dal ovvero il 17 giugno 2017 , il 20° giorno dalla pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (BURC) i soggetti richiedenti si registrano e compilano i moduli e i relativi allegati presenti nell’apposita sezione on line.
  • A decorrere dal 30° giorno dalla pubblicazione del presente Avviso sul BURC, cioè dal 27 giugno 2017, i richiedenti procedono all’invio del modulo e dei relativi allegati, entro e non oltre le ore 18.00 del 14 luglio 2017, salvo proroghe.

ISTRUTTORIA ED AMMISSIONE ALLA II FASE

LE SOTTO-FASI DELLA PROCEDURA SONO LE SEGUENTI:

  • Istruttoria di ammissibilità delle manifestazioni di interesse;
  • Approvazione Elenco aziende ammesse alla II fase.

II FASE – PIANO DI INVESTIMENTO AZIENDALE E CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO

LA SECONDA FASE SI ARTICOLA NEI SEGUENTI STADI:

  • Invio della domanda di contributo, trasmissione Diagnosi energetica e Presentazione dei Piani di Investimento aziendale;
  • Istruttoria di ammissibilità formale;
  • Valutazione tecnica della congruità e della conformità dei Piani di investimento alle prescrizioni;
  • Ammissione a finanziamento e concessione del contributo.
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