Ancora una giornata sotto scacco per il Credito Valtellinese
NPL, alleanza strategica tra Creval e Cerved Creval Bancaperta, credito siciliano, numero verde, banca@aperta

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Ieri a Piazza Affari che ha scambiato 900 mila azioni (contro una media nell’ultimo mese di 2,1 milioni) e ha perso il 25% rimanendo congelata per buona parte della seduta. La Consob per lunedì ha vietato le vendite allo scoperto mentre Borsa non consentirà ordini senza limiti di prezzo. Oltre alle perplessità per l’entità della manovra – che veniva valutata dagli analisti non superiore ai 500 milioni – su un titolo molto “sottile” incidono i timori relativi alla parallela operazione di Carige su cui, però, sembrano essersi diradate le nubi all’orizzonte.

Chi è vicino al dossier del Creval, cui Moody’s ha abbassato il rating a Ba3, è fiducioso che l’aumento, garantito da Mediobanca, possa andare in porto. Dai primi riscontri c’è apprezzamento sull’operazione e non ci sono dubbi sulla solidità patrimoniale della banca che la manovra da 700 milioni può solo migliorare. Tuttavia, nonostante il management abbia chiarito di aver agito in autonomia e non sotto imposizioni della Vigilanza, il mercato continua a ragionare su quello che si definisce un read-across, ovvero l’estensione anche ad altri istituti degli effetti di una simile manovra, che causerebbe nuove rettifiche su crediti e, quindi, perdite. Dall’annuncio dell’aumento, l’istituto ha “bruciato” in Borsa più di 200 milioni di capitalizzazione con il valore delle azioni che, in nove sedute, si è più che dimezzato. Una reazione attesa e figlia della tipologia dell’operazione, viene spiegato. Ora l’obiettivo è fare la ricapitalizzazione il più velocemente possibile con l’assemblea, chiamata a dare il via libera, convocata per il prossimo 19 dicembre. Una volta superata questa crisi il Creval ha le idee chiare con un piano industriale che punta a irrobustire la banca e a voltare pagina. Poi sarà la volta delle aggregazioni. Tra le ipotesi circolate quella di un’integrazione con la Popolare di Sondrio. Ma l’altra valtellinese, impegnata nella due diligence su CariCento, si dice concentrata a camminare da sola e non interessata ad approfondire altri dossier bancari.

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