Apre in Francia un gigantesco incubatore di startup
SConself,srl,conshelf,,cfd,milano,ingegneria,gestionale,biomedica

Ancora nessun commento

Uno spazio polifunzionale di 34.000 metri quadrati (circa cinque campi da calcio) che oltre ad “accudire” un migliaio di startup ospiterà anche un auditorium, ristoranti aperti 24 su 24 e un laboratorio di stampa 3d.

Questo eden degli innovatori si chiamerà Station F. Come suggerisce il sito internet dell’incubatore la “F” assume diversi significati: freedoom, funding, fun, founders, fellow. In realtà, la sesta lettera dell’alfabeto suggerisce, neanche troppo velatamente, l’azienda che è alle spalle di questo progetto: niente meno che Facebook. Il colosso del digitale, l’archetipo del social network, il luogo in cui probabilmente trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e in cui incontriamo ogni giorno un gran numero di amici, ha infatti deciso di investire in startup e non è un caso se lo sta facendo nel Paese che ambisce a conquistare lo scettro di capitale europea dell’innovazione. Pensate che in Francia si impiegano solo 4 giorni per fondare una startup ed è anche il Paese del vecchio continente con i maggiori incentivi finanziari, esenzioni fiscali e investimenti (si investe 15 volte più che in Italia).

In questo ambizioso progetto Facebook però non è solo: la seconda mente dietro Station F è Xavier Neil, una sorta di Mark Zukerberg ante litteram, un imprenditore con il capello fluente e i jeans che dall’inizio degli anni ‘80 sconvolge periodicamente l’economia francese. A soli 17 anni infatti, intuisce le potenzialità di Mintel (una sorta di internet statale Made in France nato solo 3 anni prima), abbandona gli studi in matematica e, dopo aver preso dimestichezza con la creazione di siti per incontri e chat erotiche, nel 1990 fonda Iliad, un’azienda che opera nel campo delle telecomunicazioni. Alla fine degli anni ‘90 capisce che il futuro delle comunicazioni è l’intermedialità e inizia a concepire uno strumento che unisca una televisione, un computer e un telefono, il tutto connesso a internet. È da queste premesse che nel 2002 nasce Freebox, una rivoluzione tecnologica che lo rende milionario. È così che Neil intuisce la potenzialità delle statup e inizia a investici aprendo fondi di investimento con i protagonisti della nuova industria francese. Nel frattempo, per non farsi mancare nulla, compra Le Monde, il quotidiano francese più famoso al mondo.

Station F nasce dal matrimonio di due dei più visionari imprenditori dei nostri tempi, un’unione ambiziosa e su cui tutto il mondo ha già puntato i riflettori; bisogna solo vedere se Zuckerberg e Neil riusciranno a educare al meglio la loro creatura, senza far crescere un enfant prodige che si perda come una meteora.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI