Atlantia: accordo definitivo su tutto il sistema delle concessioni autostradali
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L’incontro tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) Graziano Delrio e la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager si è concluso “un accordo definitivo su tutto il sistema delle concessioni autostradali, che sbloccherà circa 10 miliardi di investimenti”, ha detto Delrio.

Nel dettaglio, l’accordo con Bruxelles prevede l’estensione di 4 anni della concessione di Aspi (dal 2038 al 2042), in cambio di aumenti tariffari annui non superiori allo 0,5% più inflazione, facilitando la realizzazione della Gronda di Genova, un investimento da 4,3 miliardi in attesa dell’approvazione finale. Una soluzione che evita di far scattare i maxi-aumenti tariffari del 18% in 10 anni previsti per finanziarla (già compresi nella convenzione di Aspi), che però non allettavano né il Mit né la controllata di Atlantia.

Il Mit calcola poi altri 3,6 miliardi di investimenti per Aspi, di cui 2,2 miliardi per terze e quarte corsie e 700 milioni per il Nodo di Bologna e altri interventi di dimensioni minori lungo la rete. I progetti prevedono incrementi tariffari sulla rete di Aspi già ora sostenibili, nell’ordine dell’1% l’anno per sei anni.

Per quanto riguarda le società del gruppo Gavio (Sias e Astm), il governo italiano e la Commissione Europea hanno fissato un tetto agli incrementi tariffari dello 0,5% più inflazione per Satap (controllata al 99,87% da Sias), con la proroga della concessione per ulteriori 4 anni, dal 2026 al 2030. In cambio ci sono 350 milioni di investimenti per ultimare i lavori della A33 Asti-Cuneo (altra società del gruppo Sias) nel tratto all’aperto non coperto dal Pef (lotto II.6 di Alba) e altri 150 milioni per altre opere. La concessione della Asti-Cuneo viene poi ridotta dal 2043 al 2030.

Nei prossimi mesi il Mit farà partire una gara per la concessione della Ativa (Autostrada Torino Ivrea Valle d’Aosta), scaduta ad agosto 2016. L’intenzione del Mit è poi fare una gara unica nel 2031 per Satap A4 (Milano-Torino e A21 Torino-Piacenza), Ativa e Asti-Cuneo per fondere le tratte creando una singola concessione e “rendere più forte e meno frazionato il sistema autostradale”.

Dopo questo accordo “storico, frutto di un lavoro di 15-16 mesi” in cui sono stati definiti i dettagli tecnici, il Mit effettuerà una formale notifica a Bruxelles. Successivamente la Commissione ha sei mesi per rispondere, quindi il Mit dovrà concordare, firmare e approvare gli atti aggiuntivi con le società concessionarie.

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