Quando a gennaio 2012 il direttore generale di B.Mps,
Antonio Vigni, lascio’ la societa’ il Consiglio, allora presieduto da
Giuseppe Mussari, gli assegno’ una buonuscita di 4 mln di euro e anche una
manleva generale contro possibili azioni nei suoi confronti.
E’ quanto si legge sul Corriere della Sera che spiega come tali dettagli
si evincono dalla nota del Consiglio, che fa parte delle carte con cui
Bankitalia ha contestato la decisione di Mps su Vigni. A questo punto,
continua il quotidiano, tocchera’ ai nuovi vertici Alesandro Profumo e
Fabrizio Viola risolvere la questione della manleva, visto che piu’ volte
hanno affermato che la banca e’ pronta a far valere i propri interessi
contro la vecchia gestione se emergeranno responsabilita’.