Baku assicura alla Santa Sede il proprio impegno per la pace
Gli altri banchieri di Dio beni per duemila miliardi tra confraternite e istituti

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Il ministro degli affari esteri dell’Azerbaigian, Elmar Mammadyarov, nel suo incontro a Baku con l’omologo vaticano, monsignor Paul Richard Gallagher, “ha presentato l’Azerbaigian come luogo dove le diverse religioni e culture hanno sempre convissuto in pace e dove vi è una ferma volontà di promuovere una coesistenza pacifica, il mutuo rispetto e l’aspetto multiculturale. Di seguito, si sono scambiate vedute su varie realtà politiche a livello regionale e internazionale. Non si è mancato, inoltre, di evocare le iniziative culturali della cooperazione bilaterale tra l’Azerbaigian e la Santa Sede”. Lo scrive l’Osservatore Romano.

Il segretario per i rapporti con gli stati ha incontrato anche la First Lady Mehriban Aliyeva che “ha rilevato che il suo paese riserva una grande attenzione alle relazioni con la Santa Sede, che si sono felicemente sviluppate negli ultimi anni anche grazie alla summenzionata fondazione. Sono stati quindi evocati vari progetti culturali realizzati congiuntamente, tra cui il restauro di alcune catacombe romane e di altri cimeli d’arte presso i Musei Vaticani, le ricerche storiche negli Archivi vaticani, nonché la mostra che l’Azerbaigian, come primo paese musulmano, ha allestito presso i Musei Vaticani sulla propria storia e tradizioni”.

Da parte sua l’arcivescovo Gallagher ha espresso apprezzamento per la grande ospitalità e per i fruttuosi incontri che ha avuto nel corso della sua visita, e si è detto fiducioso che il partenariato già esistente tra la Santa Sede e l’Azerbaigian nell’ambito culturale e sociale possa svilupparsi ulteriormente e consolidare i buoni rapporti bilaterali, con il significativo contributo della comunità cattolica locale”.

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