Banca Etruria stanzia un plafond di 20 milioni di euro per piccole aziende orafe
Banca Etruria valuta nuovi tagli

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Numeri alla mano, dopo la 36esima edizione di OroArezzo, si guarda con rinnovata fiducia al futuro dell’oro made in Italy grazie ad un distretto provinciale vivo e voglioso di farsi valere sui più importanti mercati mondiali.

Banca Etruria, per contribuire ulteriormente alla spinta del comparto e a testimonianza del suo ruolo centrale nella filiera produttiva, ha deciso di stanziare un plafond di 20 milioni di euro da destinare prevalentemente alle piccole aziende orafe di produzione nelle forme di vendita con Regolamento Postergato e di Prestito d’uso a Breve. Una disponibilità aggiuntiva di oltre mezza tonnellata di oro, che va anche ad integrare e completare le forme tecniche già previste nel Protocollo d’Intesa Regionale (mutuo in oro e prestito d’uso a scadenza a 18 mesi meno un giorno) per offrire un più ampio ventaglio di strumenti per finanziare la crescita e l’internazionalizzazione. Gli affidamenti, che saranno parcellizzati in modo da permettere un’ampia diffusione, andranno a supportare il crescente numero di ordinativi che l’osservatorio di Banca Etruria ha già notato nei primi mesi del 2015. A partire dal 1° giugno le imprese orafe interessate potranno quindi affidarsi alle filiali Banca Etruria nel territorio per accedere alle fasi di istruttoria delle pratiche.

Un ulteriore segnale che si aggiunge al continuo sostegno offerto da Banca Etruria al tessuto produttivo orafo che, anche nell’anno in corso, sta registrando un trend di crescita dei finanziamenti dell’istituto al settore di oltre l’11%.

Pertanto, Banca Etruria, in coerenza con la vocazione di istituto leader nell’intermediazione dei metalli preziosi, ha avuto da sempre un ruolo centrale nello sviluppo e nell’affermazione del distretto orafo aretino quale “primo” distretto italiano, acquisendo nel tempo visibilità anche come importante operatore in ambito internazionale, per servire al meglio il settore e rispondere ai cambiamenti che impone il mercato dell’oreficeria. Oggi, l’export aretino nel comparto rappresenta oltre il 30% di quello nazionale, ovvero un volume d’affari di circa 2 miliardi di euro.

La messa a disposizione di Banca Etruria del plafond di 20 milioni di euro, unitamente al positivo riscontro della rinnovata edizione di OroArezzo, che ha registrato la presenza di oltre 600 espositori, 17.000 buyer internazionali ed oltre 20.000 presenze, potranno contribuire in maniera significativa alla crescita del comparto.

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