Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il 2023 con un utile di 2.052 milioni di euro
Banca Monte dei Paschi di Siena torna a pagare il dividendo dopo tredici anni, con due anni di anticipo rispetto al piano.
Mps e i Pir esentasse

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Banca Monte dei Paschi di Siena torna a pagare il dividendo dopo tredici anni, con due anni di anticipo rispetto al piano. La proposta del cda, si legge in una nota, è di 0,25 euro per azione, per un monte dividendi di 315 milioni di euro. I risultati hanno messo il turbo al titolo, che in avvio di contrattazioni a Piazza Affari saliva del 7%.

I rischi legali

Mps ha chiuso il quarto trimestre dell’anno con un utile di 1.123 milioni di euro, che ha contribuito in maniera determinante al risultato annuale di 2.052 milioni di euro. Nel quarto trimestre la banca ha beneficiato di 466 milioni di euro di rilasci netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri, legati al venir meno dei rischi legali, e di un positivo effetto netto delle imposte per 339 milioni, per un totale di 805 milioni.

La situazione patrimoniale

Nonostante il ritorno alla cedola con due anni di anticipo rispetto al piano, con 315 milioni di euro che verranno distribuiti agli azionisti, Mps continua a rafforzare la propria situazione patrimoniale che si pone – sottolinea la banca in una nota – «ai vertici del sistema» e testimonia la capacità di Siena di generare «un’organica profittabilità sostenibile». L’indicatore di solidità patrimoniale Cet 1 ratio fully loaded sale al 18,1%, in crescita di 248 punti base anno su anno.

I ricavi

Al 31 dicembre 2023 il gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 3.797 milioni di euro, in aumento del 21,7% rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre alla crescita del margine di interesse, sottolinea la nota di Mps, che beneficia, sul fronte degli impieghi, «dello scenario favorevole dei tassi, in un contesto di attento presidio del costo della raccolta». Il positivo andamento del margine di interesse ha più che compensato il minor contributo delle commissioni nette (registrato soprattutto sui proventi della gestione del risparmio, in ragione del mutato scenario di mercato) e delle altre componenti di ricavo.

I ricavi del quarto trimestre 2023 ammontano a 993 milioni di euro, in crescita rispetto al trimestre precedente (+4,1%) trainati dalle commissioni nette (+5,9%) a fronte di un margine di interesse pressoché stabile. Il risultato operativo lordo del gruppo è pari a 1.954 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto al risultato di 1.012 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2022. Il risultato del quarto trimestre (pari a 508 milioni di euro), è sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (pari a 509 milioni di euro).

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