Banca Popolare di Vicenza: semestrale in utile

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La Banca Popolare di Vicenza ha chiuso il primo semestre 2014 con un utile netto di 22 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 63mila euro registrata al 30 giugno 2013. Il risultato si giova essenzialmente della crescita dei proventi operativi e del contenimento, sia pure su livelli ancora elevati, delle rettifiche sui crediti.

Ratios patrimoniali ok dopo l’aumento di capitale“I risultati del primo semestre 2014 – ha commentato il direttore generaleSamuele Sorato – evidenziano un continuo miglioramento dell’attività caratteristica e un importante rafforzamento del nostro profilo di liquidità. Un buon risultato frutto della crescita costante della base di clientela, aumentata di oltre 40mila unità solo in quest’ultimo semestre e di oltre 400mila clienti dall’inizio della crisi economica”.
Più in dettaglio, i proventi operativi ammontano a 565,3 milioni di euro (+4,1% a/a), con il margine d’interesse a quota 260 milioni (+1,4% a/a, ma +13,1% al netto del contributo del portafoglio titoli), e le commissioni nette a 147 milioni (+8,7% a/a), beneficiando della crescita dei proventi connessi alla raccolta indiretta, all’attività di strutturazione di operazioni finanziarie (grazie all’avvio dell’operatività sui minibond) nonché a quelli riferibili ai conti correnti e ai servizi di incasso e pagamento. Risultato in calo invece per i portafogli di proprietà (111,5 milioni, -1,4% a/a), mentre crescono gli altri proventi netti (+28 mln/€, +5,3% a/a).
Gli oneri operativi sono pari invece a 331,8 milioni di euro (+0,9%a/a) e riflettono l’incremento delle spese per il personale (200,2 milioni, +1,2% a/a) mentre le altre spese amministrative totalizzano 113,6 milioni (-0,2% a/a). Il risultato della gestione operativa si attesta di conseguenza a 233,5 milioni di euro (+9,0% a/a), con il cost/income al 57,5%, in miglioramento di 1,4 pp sul 2013.
Infine le rettifiche di valore nette per deterioramento ammontano a 187 milioni di euro (-3,1% a/a) e si riferiscono, per 157,4 milioni, a crediti verso clientela (-16,0% a/a). In leggera flessione il costo del credito, che si attesta all’1,04% (1,24% al 30 giugno 2013).

Quanto agli aggregati patrimoniali, i crediti verso clientela ammontano a 30,1 miliardi di euro (- 2,7% sa inizio anno), con una flessione “pressoché interamente attribuibile alla contrazione dell’operatività con controparti centrali, in particolare dei pronti contro termine effettuati con la Cassa di Compensazione e Garanzia”. In effetti, al netto della suddetta operatività, gli impieghi evidenziano una dinamica positiva (+0,3% gli impieghi lordi), in controtendenza rispetto al dato medio del sistema creditizio italiano (-1,0 per cento).
Le sofferenze nette verso clientela ammontano a 1.712 mln/€, con un aumento in termini percentuali sul totale crediti netti di 0,62 punti, passando dal 5,07% di fine 2013 al 5,69% del 30 giugno 2014. La relativapercentuale di copertura si attesta al 48,69% (48,74% a fine 2013).
La raccolta diretta, pari a 29,2 miliardi di euro, è in flessione del 7,6% rispetto a dicembre 2013 per effetto della riduzione delle operazioni di pronti contro termine (-83,2% nel semestre); senza considerare questo dato, il calo è molto più contenuto (-1,2% nel semestre), riflettendo “sia la scelta del Gruppo di ridurre la componente più onerosa della raccolta, in particolare quella effettuata con società finanziarie e imprese, sia della tendenza della clientela a riposizionarsi su strumenti di risparmio gestito”.
Positivo invece l’andamento della raccolta indiretta, che si attesta a 19,7 miliardi di euro, in crescita del 3,4% sul 31 dicembre 2013 sostenuta dal positivo andamento del risparmio gestito (+32,6%) e previdenziale (+4,3 per cento).
Infine, per quanto attiene i ratios patrimoniali al 30 giugno 2014, il common equity tier 1 e il tier 1 si attestano entrambi all’8,55%, mentre il total capital ratio risulta pari al 10,21%; considerando però gli effetti dell’aumento di capitale di 607,8 milioni di euro della capogruppo, conclusosi lo scorso 8 agosto, i ratios patrimoniali “pro-forma” al 30 giugno 2014 si attesterebbero al 10,67% (common equity tier 1 e tier 1) e al 12,38% (total capital ratio).

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