Banche: Patuelli, eccesso di pressione fiscale frena il credito

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Aprendo a Sondrio l’ottava tappa del Road Show Italia, promosso dall’Associazione bancaria italiana, il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha affermato che ”in Italia il settore industriale che ha realizzato la piu’ profonda ristrutturazione in questi anni di crisi e’ quello bancario, che si e’ consolidato ed e’ pronto a fare la propria parte per la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione. Le banche in Italia – ha sottolineato – cercano ora nuove occasioni per fare prestiti innanzitutto per nuovi investimenti produttivi”. Il bollettino economico della Banca d’Italia rileva che i prestiti hanno risentito negli scorsi mesi ”della bassa domanda per investimenti e, dal lato dell’offerta, dell’elevato rischio di credito e della pressione della recessione sui bilanci delle banche”. ”Inoltre – ha sottolineato Patuelli – le banche operanti in Italia sono schiacciate da un eccesso di pressione fiscale che frena gli accantonamenti per rendere ancora piu’ solidi i patrimoni delle banche e non favorisce l’erogazione di nuovi prestiti”. Il Presidente dell’Abi Patuelli ha inoltre criticato i perduranti eccessivi, inammissibili ritardi dei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese nonostante le buone intenzioni del Governo. ”Ma per uscire davvero dalla crisi – ha concluso il Presidente Patuelli – occorrono innanzitutto piu’ etica e piu’ efficienza: piu’ etica sia nelle Istituzioni, sia nel privato, dove e’ impossibile concorrere in un mercato europeo aperto con i livelli italiani di intollerabile evasione fiscale. Ed occorre piu’ efficienza, innanzitutto nei processi decisionali delle istituzioni nazionali e locali, e, contestualmente, nei processi produttivi privati che non vengono adeguatamente favoriti dalle vigenti normative fiscali”.

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