“Banche, tra maggiori artefici crisi sistemica nel far west dell’Italia”

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Le banche, tra le maggiori artefici della crisi sistemica, specie nel far west dell’Italia, privo di autorità indipendenti in grado di sanzionare comportamenti di saccheggio a danno dei consumatori, attuano una speculazione ignobile e su prestiti alla clientela, praticandotassi sui mutui più alti di 131 punti base rispetto alla media Ue”. Lo si legge in un comunicato diElio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti(Federconsumatori).

Il comunicato prosegue: “Dai dati elaborati da Adusbef dall’ultimo Bollettino Bce (uscito ieri e riferiti a febbraio), torna a crescere il differenziale di tasso tra mutui e prestiti offerti in Italia e quelli offerti in Eurolandia. Per i mutui, il tasso applicato in Italia è del 4,64% contro il 3,35% della media Ue con un differenziale passato da 119 punti base di dicembre 2012, a 131 di febbraio 2013″.

Ancora: “per i prestiti il differenziale è passato da 152 punti base di dicembre ai 183 di febbraio 2013. Un prestito di 100mila euro a 30 anni, vede il mutuatario italiano che già fatica ad ottenere il mutuo per le garanzie richieste dalle banche anche accessorie, come l’obbligo di una costosa polizza vita, pagare una rata mensile di 76 euro più alta (912 euro in più all’anno) del mutuatario di Eurolandia”

“A conclusione del mutuo, avrà pagato 27.360 euro in più di un cittadino dell’area Euro. Per lo stesso mutuo di centomila con restituzione ventennale, alla fine il mutuatario italiano avrà pagato 16.560 euro in più”.

Concludendo, il comunicato punta il dito contro il sistema bancario: “Le banche italiane, al riparo dalla concorrenza e da doverose sanzioni per abuso di mercato, accordi di cartello e patti leonini, continuano ad approfittare indisturbate anche del basso livello dell’Euribor per i tassi variabili (stabile da marzo) ed Eurirs per i tassi fissi (in calo) per imporre spread altissimi sui mutui saccheggiando le tasche dei consumatori e delle famiglie stremate dalla crisi. Adusbef e Federconsumatori, ritenendo non più tollerabili gli usi ed abusi bancari, chiedono al Governo maggiore attenzione per lenire i soprusi quotidiani a danno della clientela, che sono la palla al piede per la ripresa economica e produttiva, un vero e proprio gap per vincere la crisi”.

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