Basta con la finanza, è disgustosa
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“Ho chiuso con la finanza. Non mi piace il modello di business, non mi piace il modo in cui si opera, non mi piace il fatto che coloro che non possono permetterselo pagano sempre di più, non mi piacciono i rischi che le banche creano con il loro operato per le economie globali”.

E’ un giudizio senza appello quello di Anthony Watson, CEO di Uphold, ex dirigente di Barclays, Citi e Wells Fargo che, in un’intervista al sito Business Insider, ha confessato di aver abbandonato il settore bancario, colpevole, a suo avviso, di non aver mosso un dito per cambiare le regole che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008.

“Niente è cambiato dal 2008-09. Tutti sono ancora esposti agli stessi rischi di allora, e nessuno ha fatto niente per cambiare le cose. Le nostre tasse sono salite del 6%, nel Regno Unito, durante la crisi. Ma perchè io avrei dovuto pagare per fare in modo che un banchiere conservasse il suo posti di lavoro? Si tratta di qualcosa di fondamentalmente sbagliato. I rischi che le banche rappresentano per la società e i costi sono straordinari. E per cosa, per il privilegio di utilizzare quelli che sono i miei soldi? Semplicemente, non è giusto”.

Quello che Watson sottolinea nell’intervista sono le disuguaglianze, le ingiustizie messe in atto dagli istituti di credito.

“Quando guardo le banche, mi sembra che nulla sia veramente cambiato negli ultimi anni: fondamentalmente restano istituti insicuri, che caricano in maniera sproporzionata i costi di fornitura dei servizi a carico delle fasce più deboli”.

E ancora: “Devi pagare per il privilegio di utilizzare i tuoi stessi soldi – ma quale burocrate ha inventato una cosa del genere? Può andare bene per noi, nel mondo occidentale, dove di norma abbiamo salari più elevati…ma immaginate come debba essere la situazione in India! E’ semplicemente disgustoso”.

Watson fa notare che i più poveri pagano di più, in quanto vengono oppressi con commissioni più elevate e con oneri maggiori sui soldi che inviano alle famiglie nei loro paesi di origine.

“La persona che vive a Brixton pagherà tassi di interesse molto diversi rispetto a chi vive a Knightsbridge. Non si può dire che esista una discriminazione pubblica, ma sta di fatto che il tuo CAP dice molto di te. E non è l’uomo ricco e bianco come me che paga di più, è chi non può permetterselo”.

Prima di lasciare il settore bancario, Watson ha ricoperto ruoli dirigenziali nel comparto. Il suo ultimo posto di lavoro in banca è stato come chief information officer presso la Barclays. Precedentemente aveva lavorato come capo mondiale della tecnologia presso Wells Fargo, occupandosi di 44 paesi. E’ stato insomma una figura di spicco nel mondo della finanza – pur lavorando nella divisione di tecnologia.

Ora, Watson è il numero uno di Uphold, ex Bitreserve, una start up che si prepone il compito di utilizzaee la tecnologia che sta dietro al fenomeno Bitcoin per creare “L’internet della moneta”. Il principale tratto di Uphold è che si tratta di una società che permette di effettuare trasferimenti di soldi a livello globale e di effettuare cambi di valute gratis.

Il 39enne Watson è rimasto dunque nel mondo della finanza ma, a suo dire, il suo compito è quello di lavorare per smussarne le diseguaglianze e porre fine alle sue ingiustizie.

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