Anche Confidi Friuli presenta il bilancio della attività svolta nel 2012. Dalla mole di dati presentati ne emergono due particolarmente significativi: gli importi deliberati nel medio termine sono aumentati del 48%, mentre il valore del garantito è cresciuto del 22,6%.
i dati.Nel corso del 2012 gli importi deliberati da Confidi Friuli hanno raggiunto quota 91,1 milioni euro di cui 49 a breve termine e 42 (+48%) a medio. Si contano inoltre 964 pratiche in esame e 195 adesioni di nuovi soci, in deciso aumento (+39,3%) sul 2011. Per quanto riguarda la quota di garanzia, infine, questa è salita a 42,6 milioni di euro, in crescita del 22,6% rispetto all’anno precedente.
i commenti. Molto soddisfatto dei risultati presentati, il presidente di Confidi Friuli, Michele Bortolussi: «I dati di fine 2012 confermano la nostra operatività a favore delle piccole e medie imprese. Alla crisi e alle elevate sofferenze rispondiamo con oltre un quinto in più di garantito nel corso dell’anno. La cooperativa è una presenza fondamentale in una fase di difficoltà nell’accesso al credito». Bortolussi conferma l’importanza del ruolo svolto da Confidi Friuli, quale punto di riferimento per le imprese del territorio, aggiungendo: «La crisi non risolta morde le piccole e micro imprese, che non riescono a superare gli ostacoli nell’accesso al credito. Quello che siamo stati pronti a dare in piena crisi è una risposta concreta ed efficace a tale situazione, nonostante i supporti finanziaria pubblici si siano ridotti».
Sul versante delle insolvenze, Bortolussi conferma che si tratta di un fenomeno che si sta intensificando, che va tenuto costantemente monitorato e che produrrà i suoi effetti negativi certamente anche nel 2013.
la convenzione. Nel pieno rispetto della mission di Confidi Friuli (Affiancare e sostenere le imprese associate, in ossequio al principio mutualistico, nel dialogo con il sistema creditizio), Bortolussi ha annunciato: «La stipula di una convenzione con la Camera di commercio per un supporto all’imprenditoria giovanile e con i principali istituti di credito per poter rispondere ai diversi bisogni finanziari aziendali: dal credito d’esercizio al sostegno degli investimenti, dalla ricapitalizzatone alla ristrutturazione del debito, dall’innovazione tecnologica all’internazionalizzazione».
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