Il bonus pubblicità, messo a punto con il Decreto Cura Italia, consiste in un’agevolazione Statale erogata sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione F24, mira a incentivare gli investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio.
Non sono ammesse al credito d’imposta le spese sostenute per altre forme di pubblicità, come ad esempio quelle che riguardano la realizzazione grafica pubblicitaria, la pubblicità sui social media o quella attraverso banner pubblicitari su portali online, i volantini cartacei periodici, la cartellonistica.
Bonus pubblicità 2020, chi può usufruirne
Possono usufruire del bonus pubblicità 2020 le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali, che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica anche on line e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali
Le nuove disposizioni relative al bonus pubblicità, valide solo per l’anno 2020, incentivano in modo significativo gli investimenti pubblicitari introducendo delle novità sul metodo di calcolo del reddito e sulla misura dell’agevolazione laddove in precedenza il bonus pubblicità prevedeva un credito d’imposta del 75% della spesa incrementale sostenuta rispetto all’anno precedente, mentre nel 2020 il credito di imposta è riconosciuto in misura pari al 30% ma non solo sulla parte incrementale, bensì sull’intero investimento.
Il Decreto Rilancio, in fase di approvazione, intende tuttavia apportare alcune modifiche come il credito al 50%, senza valore incrementale.