Bper ha perfezionato la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza
Licenziamenti e chiusura filiali per Bper home banking

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Il portafoglio di sofferenze ceduto è costituito da circa 15.000 posizioni per un valore lordo di libro complessivo (“Gross Book Value” o “GBV”) pari a circa € 450 milioni. I crediti in sofferenza ceduti sono in prevalenza assistiti da garanzie reali (87%) e relativi a controparti “corporate”; la quota “unsecured”, cioè non assistita da garanzie reali, inclusa nel perimetro di cessione è pari a circa € 58 milioni (13% del portafoglio complessivo ceduto) ed è composta da circa 14.500 posizioni. L’impatto della transazione sul conto economico consolidato non è significativo.

La cessione ha connotati peculiari per il mercato domestico quanto a rilevanza di ammontare e caratteristiche del portafoglio, prevalentemente “corporate secured”. Con tale operazione Bper intende perseguire l’obiettivo prioritario di riduzione dello stock lordo di sofferenze; nella seconda parte dell’anno, infatti, è prevista una seconda importante operazione di vendita di un portafoglio di sofferenze, prevalentemente “unsecured”.

Tali operazioni vanno inquadrate nell’ambito della strategia di gestione delle sofferenze che ha l’obiettivo di ridurne lo stock nonché di migliorare le performance di recupero. Al centro delle iniziative intraprese al riguardo si collocano l’operatività della società di Gruppo “Bper Credit Management”, dotata di un organico di oltre 170 risorse specializzate e già attiva dal primo gennaio di quest’anno, a cui è stata affidata la gestione delle sofferenze, e l’esternalizzazione delle posizioni “small-mid tickets” a servicer esterni specializzati.

Nell’operazione, il Gruppo Bper è stato assistito da Oliver Wyman in qualità di arranger, dal team Credit Solutions Group di Banca Imi per la strutturazione finanziaria e dallo studio Orrick, Herrington & Sutcliffe per gli aspetti legali.

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