Cala il sipario su Banco Popular Espanol
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Una nota del Single Resolution Board ha annunciato stamane che “le condizioni per una risoluzione sono state raggiunte e precisamente: l’entità sta fallendo o è probabile che fallisca”, “non vi sono prospettive ragionevoli che alcuna misura alternativa del settore privato o azione del supervisore prevenga il fallimento dell’istituto in un lasso di tempo ragionevole” e pertanto “la risoluzione sarebbe necessaria per il pubblico interesse”. Dopo l’annuncio delle autorità europee, a Piazza Affari i titoli bancari provano a rimbalzare, con l’eccezione di Banco Bpm, in calo dello 0,8%.

Svaniscono così le speranze della banca di accedere a una procedura di ricapitalizzazione precauzionale come quella concessa, sia pure in modo condizionato, all’italiana Mps e come stanno provando da mesi a chiedere anche Bpvi e Veneto Banca.  Essendo state raggiunte le condizioni per una risoluzione, spiega la nota del Single Resolution Board (Srb), “l’Srb ha adottato uno schema di risoluzione che prevede la vendita dell’istituto”, decidendo di vendere l’istituto al Banco Santander che in una propri nota ha già fatto sapere di essere pronta ad aumentare il capitale di Banco Popular di 7 miliardi dopo l’acquisizione.

Nell’ambito della procedura di bail-in adottata, “il valore di tutte le azioni esistenti (Common equity tier 1) e gli strumenti Additional tier 1 è stato azzerato, mentre gli strumenti Additional tier 2 sono stati convertiti in nuove azioni, che saranno trasferite al Banco Santander al prezzo di 1 euro”. I clienti del Banco Popular beneficeranno dell’adozione dello schema di risoluzione e del trasferimento di Banco Popular “ad una larga e robusta istituzione finanziaria”, aggiunge la nota del Srb, sottolineando come la decisione “consenta la prosecuzione della fornitura di funzioni critiche e servizi a individui e piccole imprese da parte di Banco Popular e, in particolare, i servizi di ricezione di depositi e di erogazione di prestiti”.

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