Cambio al vertice di Federcasse
Nessuno tocca le Bcc (ci ha già pensato Visco)

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Alessandro Azzi, completato il percorso normativo della riforma del Credito Cooperativo italiano, ha rassegnato le dimissioni nel corso della riunione del Consiglio Nazionale della Federazione. Una decisione già annunciata a giugno del 2015 all’avvio del progetto di autoriforma come naturale conseguenza della definizione di un nuovo quadro normativo. Azzi, nell’ambito del sistema del Credito Cooperativo, resta al vertice della BCC del Garda, della Federazione Lombarda delle BCC e della Fondazione Tertio Millennio – Onlus.

 

Nella stessa riunione è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente Augusto dell’Erba, avvocato, Presidente della Cassa Rurale di Castellana Grotte, della Federazione Puglia e Basilicata delle BCC, del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo Temporaneo costituito ai sensi della legge di riforma del Credito Cooperativo.

 

 

Azzi è stato a capo dell’Associazione Nazionale delle BCC e Casse Rurali dal 1991. In venticinque anni, sotto la sua presidenza, il Credito Cooperativo ha conosciuto uno sviluppo significativo. Dall’entrata in vigore del nuovo Testo Unico Bancario (1993) ad oggi, pur essendo diminuito in assoluto il numero delle cooperative bancarie, è aumentato il numero degli sportelli (da 2.226 a 4.315). Il numero dei soci è passato da 350 mila ad oltre 1 milione e 240 mila (+ 257 %); la raccolta diretta da 33,4 miliardi a 158 miliardi (+ 373%); gli impieghi a famiglie ed imprese da 17,5 ad oltre 133 miliardi (+ 660%); il patrimonio di sistema da 6,7 a circa 20 miliardi (+ 198%) con un CET1 medio del 16,6%.

 

Gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano oggi il 22,5% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18.6% alle imprese del settore agro-industriale, il 18.4% della ristorazione e alloggio, il 13,1% alle imprese e istituzioni del nonprofit.

 

Alla Presidenza Azzi – ricorda una nota di Federcasse – si deve anche l’intuizione della costituzione di una società capogruppo del versante d’impresa del Credito Cooperativo e la definizione di strumenti originali e innovativi di tutela del risparmio resi possibili dalla solidarietà di sistema, come il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti – unico nel suo genere in Italia – e più recentemente il Fondo di Garanzia Istituzionale. Fondi che, soprattutto negli ultimi anni segnati da una profonda e gravissima crisi economica, hanno consentito con varie modalità di tutelare al meglio soci e clienti delle BCC prevenendo o risolvendo sempre al proprio interno, senza alcun contributo pubblico, situazioni di criticità, preservando clienti e depositanti.

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