A dicembre del 2018 il fatturato è crollato del 7,3% su base annua segnando il minimo dal novembre del 2009. Lo ha comunicato l’Istat spiegando che, corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 18 di dicembre 2017), il fatturato totale è calato in termini tendenziali del 7,3%, a dicembre, con un calo del 7,5% sul mercato interno e del 7% su quello estero. L’indice grezzo degli ordinativi ha segnato una diminuzione tendenziale del 5,3%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno (-3,6%) sia per quello estero (-7,6%).
In termini congiunturali il fatturato dell’industria è sceso del 3,5%. Nel quarto trimestre l’indice complessivo ha registrato un calo dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. Anche gli ordinativi hanno registrato una diminuzione congiunturale sia rispetto al mese precedente (-1,8%), sia nel complesso del quarto trimestre rispetto al precedente (-2%).
“A dicembre il fatturato industriale – è il commento dell’Istat – subisce una marcata diminuzione, sia in termini congiunturali sia su base annua. La flessione riguarda in maniera diffusa tutti i settori, ma è particolarmente ampia nel settore degli altri mezzi di trasporto, dove si confronta con un dato particolarmente positivo nell’anno precedente. La flessione congiunturale registrata nell’ultimo trimestre del 2018 è pressoché di pari entità sui mercati interno ed estero, anche se in termini di ordinativi è il mercato estero a segnalare una prospettiva più sfavorevole”.
A dicembre, per gli ordinativi, tutti i raggruppamenti principali di industrie, su base mensile, hanno segnato una variazione congiunturale negativa: -1,8% i beni di consumo, -5,5% i beni strumentali, -1,7% i beni intermedi e -9,7% l’energia.
Con riferimento al fatturato corretto per gli effetti di calendario, su base annua, tutti i principali settori di attività economica hanno registrato cali tendenziali. I più rilevanti sono quelli dei mezzi di trasporto (23,6%), dell’industria farmaceutica (-13%) e dell’industria chimica (-8,5%).
L’indice grezzo degli ordinativi ha segnato un calo tendenziale del 5,3%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno (-3,6%) sia per quello estero (-7,6%). Si è registrata una crescita per il solo comparto dei macchinari e attrezzature (+5,4%), mentre la diminuzione più marcata si rileva per l’industria delle apparecchiature elettriche (-21,4%).