Continua l’avanzata in Germania di Alice Weidel e del suo partito di estremadestra Afd
Il partito di estremadestra Afd ha appena vinto le elezioni in due importanti Regioni della Germania: Turingia e Sassonia.

Il partito di estremadestra Afd ha appena vinto le elezioni in due importanti Regioni della Germania: Turingia Sassonia. L’avanzata del raggruppamento bollato come “neonazi” ormai è sotto gli occhi di tutti e il cancelliere Olaf Scholz che con il suo Spd nelle Regioni dove si è votato ha ottenuto un misero 7% è avvisato. Ma Afd non intende dare un segnale solo a Scholz, ma estende il messaggio anche all’Unione europea. La linea rossa contro l’Afd, confermata in queste ore da tutti i partiti tedeschi, “è profondamente antidemocratica“. Alice Weidel, co-presidente del partito di estrema destra, è convinta che di questo passo, se la Cdu farà patti con la sinistra e con Wagenknecht piuttosto che con il suo partito, “sparirà, come la Democrazia cristiana, Afd – spiega a La Repubblica Weidel – non è radicale né estremista”, ma avverte: la Dexit, l’uscita della Germania dalla Ue resta un’opzione.

La Germania, per sopravvivere, non ha bisogno della Ue. La Ue, al contrario, ha bisogno della Germania. La Ue dovrebbe comportarsi di conseguenza. Solo a queste condizioni un’uscita della Germania dall’Ue non si renderà necessaria”. “L’Afd – prosegue Weidel a La Repubblica – non è radicale né estremista. Sono accuse infondate. E nessun tribunale ha decretato che Höcke (il leader di Afd ndr) possa essere definito un “fascista“. Il ricorso contro il termine “fascista” usato in una manifestazione di sinistra a Eisenach del 2019 che si intitolava “Protesta contro il fascista Höcke” è stato respinto. Si trattava insomma di un ricorso contro il titolo di una manifestazione. Höcke e l’Afd non erano coinvolti nel processo. L’Afd, questa è la verità, è diventato il partito preferito dai lavoratori. Mentre la Spd si è presa gli schiaffi che meritava“.

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