Contributi per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
deposito cauzionale deposito beni mobili, consumi

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IL CONTRATTO DI SVILUPPO è un importante strumento di politica industriale del nostro Paese per realizzare investimenti strategici e innovativi di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale.
LOCALIZZAZIONE: Le risorse finanziarie sono destinate per l’80% al Mezzogiorno e per il 20% alle regioni del Centro-Nord e potranno essere incrementate ulteriormente con i fondi della programmazione comunitaria e nazionale.
MODIFICHE PRINCIPALI: introdotte con Decreto 8 novembre 2016 che riguardano: -Termini avvio e conclusione programma di sviluppo; – Limiti minimi degli investimenti previsti nel programma di sviluppo nel caso sia realizzato da più soggetti in forma congiunta tramite lo strumento del contratto di rete; – Termini istruttoria ed erogazione.
PROGRAMMI AMMESSI: di tipo industriale, turistico o di tutela ambientale.
L’INVESTIMENTO MINIMO: 20 milioni di euro. Per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli l’investimento minimo  richiesto e ridotto a 7,5 milioni di euro.
BENEFICIARI: alle imprese, italiane ed estere. Il contratto di sviluppo potrà inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta tramite lo strumento del contratto di rete.
AGEVOLAZIONI: le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro: -finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili; contributo in conto interessi; contributo in conto impianti; contributo diretto alla spesa.

Ottimi i risultati finora raggiunti: in poco più di 3 anni sono stati approvati 51 Contratti di Sviluppo, che hanno creato o salvaguardato 29 mila posti di lavoro e attivato investimenti per 1,82 miliardi di euro, dei quali oltre il 40% provenienti da imprese estere.

  • Le agevolazioni pubbliche concesse ammontano a 925 milioni. 

Le iniziative finanziate coprono diversi settori:

  • dall’alimentare all’aerospazio, dal turismo alle telecomunicazioni, dal commercio al farmaceutico, anche se la parte del leone la fanno i settori innovativi e tecnologici con circa il 50% degli investimenti finanziati.

OGGETTO DEL CONTRATTO DI SVILUPPO

Il Contratto di sviluppo, operativo dal 2011, è il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di investimenti produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO OGGETTO DEL CONTRATTO PUÒ ESSERE DI TIPO INDUSTRIALE, TURISTICO O DI TUTELA AMBIENTALE.

E’ composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, connessi e funzionali tra loro.
Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.
I CONTRATTI DI SVILUPPO HANNO PER OGGETTO LA REALIZZAZIONE DI:
  • programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
  • programmi di sviluppo per la tutela ambientale
  • programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti da realizzare,
  • programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali
Nell’ambito dei programmi di sviluppo possono essere previsti anche
programmi di ricerca, sviluppo ed innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro.
I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, anche mediante il ricorso al contratto di rete.

BENEFICIARI

  • I BENEFICIARI DELLE AGEVOLAZIONI SONO:
    il soggetto proponente, l’impresa che promuove il programma di sviluppo ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del
  • programma medesimo
    le imprese aderenti, le eventuali altre imprese che realizzano progetti di investimento nell’ambito del programma

L’IMPORTO COMPLESSIVO

L’IMPORTO COMPLESSIVO DELLE SPESE E DEI COSTI AMMISSIBILI ALLE AGEVOLAZIONI:
  • non deve essere inferiore a 20 milioni di euro,
  • oppure a 7,5 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

SPESE AMMISSIBILI

IL PROGRAMMA DEL SOGGETTO PROPONENTE DEVE, INOLTRE, PRESENTARE SPESE AMMISSIBILI
  • non inferiori a 10 milioni di euro per quanto riguarda i programmi di sviluppo industriali e per la tutela ambientale;
  • non inferiori a 3 milioni di euro per quelli che riguardano esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • non inferiore a 5 milioni di euro per i programmi di sviluppo delle attività turistiche.
  • Inoltre gli investimenti proposti dai soggetti aderenti devono presentare spese non inferiori a 1,5 milioni di euro.

CONTRIBUTI

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:
  • finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili
  • contributo in conto interessi
  • contributo in conto impianti
  • contributo diretto alla spesa

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Gli incentivi sono diversi per i progetti a finalità ambientale.

TERMINI DI REALIZZAZIONE

Dalla data di ammissione alle agevolazioni, i programmi di sviluppo devono essere avviati entro il termine massimo di sei mesi e devono essere conclusi entro 36 mesi, fatti salvi tempi eventualmente più ristretti.

IL DECRETO 8 NOVEMBRE 2016 – LE NUOVE PROCEDURE

CON IL DECRETO DELL’8 NOVEMBRE 2016:
  • Sono stati ulteriormente ridotti i tempi di approvazione delle proposte di Contratto di sviluppo e di erogazione delle relative agevolazioni;
  • E’ stata introdotta la possibilità di stipulare Accordi di sviluppo tra il Ministero, Invitalia (soggetto gestore), l’impresa proponente e le eventuali Regioni cofinanziatrici,  per promuovere la realizzazione di programmi che rivestono una particolare rilevanza strategica in relazione al contesto territoriale di riferimento.

In questo caso i programmi di sviluppo devono presentare investimenti pari o superiori a 50 milioni di euro (ovvero 20 milioni se relativi al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli) e devono rispettare almeno una delle seguenti condizioni:

  • essere coerenti con il piano Industria 4.0,
  • prevedere un rilevante incremento occupazionale
  • o essere promossi da imprese straniere

DOTAZIONE FINANZIARIA

All’originaria dotazione finanziaria dello strumento di 250 milioni di euro (Fondo Sviluppo e Coesione-FSC 2014-2020) si sono aggiunti i seguenti stanziamenti:
  • 300 milioni di euro di risorse del Programma Operativo Nazionale Imprese & Competitività FESR 2014-2020 (decreto del Ministro dello sviluppo economico del 29 luglio 2015)
  • 355 milioni di euro di risorse del Programma nazionale complementare “Imprese e competitività 2014-2020” (Deliberazione CIPE n. 10/2016)
  • 50 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile (decreto del Ministro dello sviluppo economico del 9 agosto 2016)
  • 950 milioni di euro di ulteriori risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 (Deliberazione CIPE n. 25/2016)
LA DOTAZIONE COMPLESSIVA DELLO STRUMENTO AGEVOLATIVO È DI 1.905 MILIONI DI EURO.
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