Contributi per l’artigianato digitale e la manifattura sostenibile
AllegatoA/

Articolo del

BENEFICIARI: le agevolazioni sono destinate ad aggregazioni di almeno cinque imprese, che comprendano imprese artigiane o microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti.

PROGRAMMI AMMESSI: Sono ammessi ai contributi i programmi finalizzati alla creazione di: a) centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese; b) incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale; c) centri finalizzati all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.
SPESE AMMISSIBILI: le spese ammissibili sono comprese tra un minimo di 100.000 e un massimo di 800.000 euro.
AGEVOLAZIONI: contributo a fondo perduto del 20% e finanziamento a tasso zero del 50%.
Le agevolazioni sono concesse in forma di sovvenzione parzialmente rimborsabile a copertura del 70% dei costi. La sovvenzione parzialmente rimborsabile è restituita dal beneficiario in misura pari al 50% delle spese ammissibili, senza interessi, secondo un   piano di ammortamento a rate semestrali costanti. La parte della sovvenzione non rimborsabile, che è pari al 20 percento delle spese ammissibili, è invece concessa a titolo di contributo in conto impianti e/o conto gestione.
DOMANDA: dal 1 al 30 marzo 2017

 

MISE: BANDO PER ARTIGIANATO DIGITALE E MANIFATTURA SOSTENIBILE
NOVITÀ SUI CONTRIBUTI ALLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE CHE INVESTONO IN ARTIGIANATO DIGITALE E MANIFATTURA SOSTENIBILE

  • Si tratta delle Modifiche al decreto 17 febbraio 2015, recante agevolazioni per lo sviluppo dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile.
  • Con il decreto del 17 febbraio 2015 il MISE aveva disciplinato la concessione delle agevolazioni per le attività innovative nell’ambito dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile, a valere sul Fondo da 15 milioni di euro per il biennio 2014-2015 istituito dalla legge di stabilità 2014.
  • Sulla base di quella disciplina era stato emanato un primo bando, da oltre 9 milioni di euro, che si è chiuso il 15 ottobre 2015.

Con il decreto del 21 giugno 2016 appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, il MISE aggiorna la normativa per la concessione degli incentivi e apre la strada al finanziamento di nuovi programmi di investimento.

NUOVO BANDO PER ARTIGIANATO DIGITALE E MANIFATTURA SOSTENIBILE

Il  decreto disciplina, ai sensi del regolamento de minimis, i termini, le modalita’ e le procedure per la concessione ed erogazione di agevolazioni in favore di aggregazioni di Imprese riunitesi allo scopo di promuovere attivita’ innovative nell’ambito dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile.

BENEFICIARI

Le agevolazioni sono destinate ad aggregazioni di almeno cinque imprese, che comprendano imprese artigiane o microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese formalmente riunite, in numero almeno pari a cinque, in associazione temporanea di imprese (ATI), in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) ovvero in rete di imprese che, alla data di presentazione della domanda sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • a) essere regolarmente iscritte nel registro delle imprese;
  • b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • c) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • d) trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente, nonche’ con la normativa inerente agli obblighi contributivi;
  • e) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • f) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficolta’ cosi’ come individuata nel Regolamento GBER.

Ai fini dell’ammissibilita’ alle agevolazioni, l’associazione temporanea di imprese (ATI), il raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) ovvero la rete di imprese devono essere costituiti da imprese artigiane ovvero microimprese in misura almeno pari al 50 percento dei partecipanti e devono aver stipulato, anche tramite scrittura privata, un accordo di collaborazione che:

  • a) individui il soggetto titolato, in quanto investito di un potere di rappresentanza, anche per effetto di un mandato collettivo con rappresentanza, ad intrattenere rapporti con il Ministero;
  • b) configuri una collaborazione effettiva e coerente rispetto all’articolazione e ai contenuti del programma proposto, nonche’ rispetto al conseguimento degli obiettivi dello stesso;
  • c) preveda, in caso di agevolabilita’ della proposta progettuale e a fronte del ricevimento della comunicazione di cui all’art. 7, comma 8, la sottoscrizione di un contratto di rete con soggettivita’ giuridica secondo quanto previsto all’art. 3, comma 4‐quater, del decreto‐legge n. 5 del 2009, ovvero la costituzione di un consorzio con attivita’ esterna di cui all’art. 2612 del codice civile, qualora lo stesso contratto di rete con soggettivita’ giuridica o consorzio con attivita’ esterna non sia stato gia’ sottoscritto ovvero costituito.

PROGRAMMI AMMESSI

Sono ammessi ai contributi i programmi finalizzati alla creazione di:

  • a) centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese;
  • b) incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale;
  • c) centri finalizzati all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.

REQUISITI DEI PROGRAMMI

I PROGRAMMI DEVONO INOLTRE

  • a) prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, non inferiori a euro 100.000,00 e non superiori a euro 800.000,00.
    nonche’ una consistenza del fondo patrimoniale comune ovvero consortile almeno pari al 30 percento dell’importo di spesa del programma proposto;
  • b) essere avviati dopo la presentazione della domanda e comunque non oltre i 60 giorni successivi alla
    data di ricezione del provvedimento di concessione;
  • c) prevedere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione.
  • d) prevedere forme di collaborazione con istituti di ricerca pubblici, universita’, istituzioni scolastiche autonome ed enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo;
  • e) essere localizzati sul territorio nazionale.

SPESE AMMESSE

Le spese ammissibili sono comprese tra un minimo di 100mila e un massimo di 800mila euro.

SONO AMMISSIBILI ALLE AGEVOLAZIONI LE SEGUENTI SPESE DI INVESTIMENTO E GESTIONE:

  • a) beni strumentali nuovi di fabbrica;
  • b) componenti hardware e software strettamente funzionali al programma;
  • c) personale dipendente del beneficiario nonche’ personale dipendente delle imprese costituenti lo stesso, purche’ formalmente distaccato ed a condizione che svolga la propria attivita’ presso le strutture del beneficiario, entro il limite massimo del 50 percento dell’importo complessivo del programma;
  • d) consulenze tecnico‐specialistiche, servizi equivalenti e lavorazioni eseguite da terzi, entro il limite massimo del 30 percento dell’importo complessivo del programma;
  • e) materiali di consumo strettamente funzionali alla realizzazione di attivita’ di ricerca, sviluppo e prototipazione;
  • f) spese per la realizzazione di prodotti editoriali finalizzati alla diffusione, presso le Istituzioni scolastiche autonome e gli enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo, delle nuove tecnologie di fabbricazione e vendita digitale oggetto del programma ammesso alle agevolazioni.

CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse, nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento de minimis, in forma di sovvenzione parzialmente rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 70 percento.

  • La sovvenzione parzialmente rimborsabile e’ restituita dal beneficiario in misura pari al 50 percento delle spese ammissibili.
  • La parte della sovvenzione non rimborsabile, pari al 20 percento delle spese ammissibili, e’ concessa a titolo di contributo in conto impianti e/o conto gestione.
  • La parte della sovvenzione da restituire e’ rimborsata, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti scadenti, a condizione che siano trascorsi almeno 3 mesi dall’erogazione dell’ultima quota a saldo dell’agevolazione, il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, per un numero massimo di 10 quote.
  • Il beneficiario deve garantire, per la quota non coperta dall’agevolazione prevista dal comma 1, l’apporto di un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico.
  • L’ammontare complessivo delle agevolazioni concesse e’ rideterminato dal Ministero a conclusione del programma, sulla base delle spese effettivamente sostenute dal beneficiario e ritenute ammissibili.
  • Le agevolazioni concesse in relazione ai programmi di cui al presente decreto non sono cumulabili con altre agevolazioni
    pubbliche.

DOMANDE

dal 1 al 30 marzo 2017

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI