Credem, Creacasa punta su reclutamento e formazione

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PAROLA A GIANDOMENICO CARULLO – Creacasa, società del gruppo Credem, punta a rafforzare la presenza capillare della rete di vendita tramite un’ampia campagna di reclutamento rivolta sia a figure esperte, sia a neodiplomati e neolaureati. Giandomenico Carullo, direttore commerciale e vice direttore generale di Creacasa, racconta a BLUERATING tutti gli obiettivi per il 2014.

Gli obiettivi per il 2014 di Creacasa prevedono il reclutamento di 100 nuovi agenti, che si aggiungeranno ai 255 già presenti in società. Come mai questa accelerazione sul reclutamento?

La campagna di reclutamento promossa da Creacasa si muove in linea con le strategie di sviluppo del gruppo Credem. L’obiettivo di Creacasa, in relazione ai propri obiettivi di crescita per il prossimo anno, è quello di ricercare nuove figure professionali al fine di rafforzare la presenza capillare della rete di vendita, coerentemente alla distribuzione sul territorio nazionale delle filiali Credem.

Che tipo di profilo ricercate? 

L’investimento sulla rete di vendita verte sulla ricerca sia di figure esperte, in grado di offrire un’adeguata e consolidata esperienza in campo finanziario ed assicurativo, sia neodiplomati e neolaureati che per la prima volta si inseriscono nel mondo del lavoro e scelgono di aderire al progetto sviluppato da Creacasa. In questa direzione è nata Scuola Creacasa, un progetto creato per formare gli agenti che per la prima volta intraprendono questa attività imprenditoriale e per supportare l’intera rete commerciale attraverso sessioni formative organizzate secondo una programmazione standard, e occasioni di aggiornamento sui cambiamenti normativi, sugli aspetti tecnici, professionali e commerciali, per rispondere a particolari esigenze della rete stessa. Creacasa offre ai propri collaboratori la possibilità di lavorare in piena autonomia avendo a disposizione un portafoglio di offerta completo, ma di essere costantemente supportati dalla struttura operativa e da un back office dedicato.

In che modo sta cambiando la figura dell’agente finanziario-assicurativo e perché?
Grazie alle opportunità offerte dal Decreto 169 che nel 2012 ha sancito la compatibilità tra Agenzia Finanziaria e Agenzia Assicurativa, la società ha scelto di ampliare il proprio businesse e la gamma di prodotti a disposizione dei clienti e degli agenti, attraverso la nascita di Creacasa Agenzia Assicurativa. Nel dettaglio, grazie all’iscrizione della società come Agente (lettera A) al registro unico degli intermediari assicurativi (RUI), la rete di agenti Creacasa, oltre al collocamento delle polizze collegate ai finanziamenti,può collocare direttamente anche polizze assicurative stand alone. Tale cambiamento a livello organizzativo e commerciale è stato sostenuto attraverso sessioni formative mirate, voltea diffondere alla rete la consapevolezza dell’evoluzione del proprio ruolo. Mentre l’agente finanziario solitamente instaura con il cliente una relazione “oneshot” in occasione del collocamento del mutuo infatti, l’agente assicurativo deve arrivare a conoscerlo a fondo e a coglierne le caratteristiche, per poter fornire prodotti in grado di rispondere alle sue esigenze, instaurando così una relazione di lungo periodo.

Ci sono novità in arrivo in termini di prodotti?
La rete dispone di un portafoglio prodotti finanziari completo, atto a soddisfare le esigenze che il mercato richiede. L’avvento del progetto assicurativo è nato a completamento dei prodotti disponibili per l’agente e pensato per tutelare i clienti dai piccoli e grandi rischi quotidiani o atti a garantire una pensione serena. La vera sfida del 2014 sarà rendere i prodotti in portafoglio sempre più semplici, di facile identificazione e  fruibili da un unico operatore, l’agente Creacasa.

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7 commenti

  • Paolo ha detto:

    Quando una rete di emanazione bancaria che non ha i numeri per stare in piedi ( come ho gia commentato in un precedente articolo ), insiste nel promuovere attività come fanno le mediocri società di mediazione ( perché quelle serie non le senti nemmeno nominare ), significa che sta crollando.
    E questo è il caso di questa fantomatica rete che doveva fornire clientela fresca agli agenti direttamente dalle filiali mentre dopo 4 ani di start up e con un prodotto in esclusiva siamo sotto i 200 milioni di erogato.
    Reti di mediazione creditizia hanno fatto e stanno facendo di gran lunga meglio senza spendere soldi della banca ma quelli degli imprenditori.
    cose gia dette ……

  • Enroco M.ii ha detto:

    Ben conosciamo cosa hanno fatto le reti di mediazione creditizia, volumi di erogato importanti con relative elevate percentuali di sofferenze bancarie che hanno portato ad un logico aumento dei tassi debitori al fine di compensare le perdite. Vedi le diverse ex realtà bancarie estere che operavano in Italia che fine hanno fatto grazie alle reti di mediazione creditizia. Sicuramente non viviamo più in un epoca di grandi numeri, ma realtà come Creacasa credo privilegi la qualità dei numeri.

  • paolo ha detto:

    Buongiorno
    La logica le da ragione ma la realtà dice anche che gli agenti di Creacasa cosi come di altre realtà che oggi possiamo definire di “emanazione bancaria” sono fatte tutti di ex mediatori.
    Oltre a questo gli agenti, grazie al fatto di avere una esclusiva ( se cosi la vogliamo chiamare ) stanno raccogliendo tutti pratiche da mediatori, eludendo la normativa 141 che lo vieta, stanno eludendo anche l’identificazione e antiriciclaggio ( di conseguenza perché non possono dichiarare che la pratica è di un mediatore e uno su 10 va a vedere la faccia del cliente ).
    Ricordo che è l’ente erogante che deve erogare “con qualità” e quindi scoraggiare eventuali comportamenti non previsti da parte dei “rappresentanti” sul territorio.
    Le riti di mediazione a cui lei si riferisce, in realtà erano reti di agenti ( vedi by you, systema, ecc ecc e la stasa DB Mutui usava mediatori ma che erano pressoché in esclusiva e quindi altro non erano che agenti )
    Adesso ci sarà da ridere con Popolare di Vicenza che ha preso tutti ex Barclays e che sta facendo raccolta pratiche da mediatori…come facevano prima in Barclays
    Se vogliamo parlare di cose vere io sono disponibile al dialogo ma solo con numeri alla mano.
    In ogni caso il senso dell’intervento precedente era diverso: chi usa soldi della banca per reclutare e formare, non si preoccupa della redditività delle operazioni e nemmeno del ritorno dei benefici o della redditività stessa della rete perché lui è stipendiato e perché sopra c è qualcun altro…..poi lo stop arriva in attimo e le colpe sono sempre degli altri…..
    NON VEDO ALCUNO SFORZO DELLA BANCA PER ALZARE LA PRODUZIONE PRO CAPITE SE NON QUELLA DI CERCARE DI RECLUTARE ALTRI AGENTI.

  • Anonimo ha detto:

    Buonasera,
    sono agente da diversi anni e non ho mai ceduto alle pressioni in termini di budget richiesti dalle banche. Logico, se avessi dovuto rispettare i budget previsti, mi sarei dovuto rivolgere a mediatori, segnalatori ed avrei logicamente eluso le normative vigenti. Quindi, concordo pienamente con quanto precedentemente esposto da Lei.

  • Maurizio ha detto:

    forse nessuno si è accorto che questa “professione” è stata violentemente ricondotta all’interno delle banche e che nel 2014 sarà pressocché finita.
    Occorrerà ristrutturare l’intero contesto e avviare nuove professionalità e professionisti ad un lavoro che fino ad oggi ne ha contati davvero pochissimi ..

  • Paolo ha detto:

    Tipo ?

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