Fonti del mondo della finanza hanno riferito che gran parte dei tagli arriverà attraverso l’operazione di spin off della sua divisione PostBank. Risultato: la forza lavoro della banca si attesterà a 75.000 posizioni full time, sulla scia di una riorganizzazione che sarà finalizzata dal neo-amministratore delegato John Cryan.
Cryan è diventato numero uno del principale istituto bancario tedesco a luglio, promettendo una forte riduzione dei costi. Secondo le fonti, Cryan avrebbe presentato i dettagli preliminari del piano ai componenti del consiglio di supervisione, durante il fine settimana.
Nessun commento è stato rilasciato dal portavoce di Deutsche Bank. “Questa è la prima volta in assoluto in cui si ha l’impressione che qualcuno stia parlando in modo chiaro – ha riferito una delle fonti nell’articolo pubblicato in esclusiva su Reuters – Ma il problema è che deve dare risultati presto”.
La prima banca della Germania ha rivelato un ampio piano di ristrutturazione ad aprile; poco dopo, i co-amministratori delegati Ansh Jain e Juergen Fitschen hanno rassegnato le dimissioni, conferendo la posizione di AD a Cryan.
I licenziamenti colpiranno soprattutto i dipendenti che si occupano di operazioni tecnologiche e di back office.
Deutsche Bank ha pagato più di $9 miliardi nel corso degli ultimi tre anni per risolvere le diverse cause legali che l’hanno vista protagonista.