DirCredito Arena:”Abi sulle orme di Marchionne”

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L’Abi, senza nessuna forma di preavviso, ha dato disdetta del Contratto Nazionale con nove mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale, suscitando serie preoccupazioni e disappunto fra gli operatori. Motivo di tale disdetta sembra essere l’esigenza di ridurre drasticamente il costo del lavoro.
Si tratta di una profonda lacerazione del sistema di relazioni sindacali che evidenzia l’incapacità del top management bancario che getta nel panico i lavoratori e genera un forte sconcerto nell’utenza – dichiara Maurizio Arena, Segretario generale DirCredito – e questo in una fase di crisi economica e sociale aggrava l’incertezza sulla possibilità per il nostro Paese di agganciarsi alla ripresa e di dare risposte positive alle famiglie e al mondo delle piccole-medie imprese, già pesantemente colpite dalla congiuntura sfavorevole.
Siamo di fronte ad un atto del tutto inedito per il nostro settore che, di fatto, emula la filosofia di Marchionne in tema di relazioni sindacali.
Questa manovra inusuale, di stampo tatcheriano, – continua Arena – sembra un evidente pretesto per celare la confusione strategica del top management che, invece di rilanciare le aziende, ha badato unicamente al consolidamento delle proprie posizioni e retribuzioni.
Per disarmare questa pericolosa manovra – conclude Arena –mobiliteremo la categoria. La nostra azione non si esaurirà con la proclamazione dello sciopero ma sarà accompagnata da una vigilanza continua a difesa dei lavoratori, del patrimonio di professionalità presente nel settore e, in primo luogo, dell’occupazione.

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