Duro contraccolpo delle auto a metano
È ormai evidente che in questo 2022 ormai giunto a metà, il mercato dell’auto nuova ha subito forti contraccolpi che hanno fatto perdere diverse percentuali in termini di quote di mercato su più fronti.
Biometano

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È ormai evidente che in questo 2022 ormai giunto a metà, il mercato dell’auto nuova ha subito forti contraccolpi che hanno fatto perdere diverse percentuali in termini di quote di mercato su più fronti. Non è un caso che nei primi sei mesi dell’anno sono state consegnate circa 200.000 vetture in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Decisamente particolare è la condizione subita dalle auto a metano. In questo caso parliamo di ben 13.000 immatricolazioni in meno rispetto ai primi sei mesi del 2021, con una quota di metano scesa all’1,1% con un decremento rispetto all’anno precedente di oltre la metà del valore.

D’altronde quello delle auto a metano rappresenta un Segmento nel quale si inserivano esclusivamente vetture del Gruppo Volkswagen e dell’ex Gruppo Fiat, i segnali imposti dal mercato appaiono più che mai negativi. Oggi davanti a tutti, il mercato dell’auto a metano vede la nuova Skoda Kamiq con 1.650 vetture immatricolate da gennaio a fine giugno 2022, con un valore in calo di 1.200 unità rispetto al 2021. Se Volkswagen Polo perde circa 3.000 vetture, nel caso della Fiat Panda lo sgravio è nell’ordine dei 2.000 esemplari in meno.

I motivi che penalizzano la richiesta delle auto a metano sono molteplici. Fino alla fine del mese di giugno sono state immatricolate, in Italia, 7.606 nuove auto a metano contro le 20.584 immatricolazioni relative al medesimo periodo del 2021. La prima motivazione va ricercata nella sempre più pressante offerta relativa alle nuove vetture ibride e alle elettriche, senza dimenticare che anche le motorizzazioni alimentate a GPL introducono numeri comunque superiori a quelli ottenibili dalle auto a metano attualmente. C’è poi da considerare un cronico incremento dei prezzi di acquisto del metano stesso.

Il metano ha infatti superato, nelle scorse settimane, i 2 euro al chilogrammo. Ora il prezzo medio è stato invece fissato all’interno di una fascia che va da 1,80 a 1,90 euro al chilogrammo. Parliamo quindi di un carburante diversamente economico dato che si trova su valori di prezzo perfettamente paragonabili, oggi, a quelli delle comuni auto diesel o anche benzina in molti casi. Di conseguenza, in accordo con questa condizione specifica, chiedere al mercato di preferire un’auto a metano appare ancora difficoltoso e fortemente anacronistico.

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