Il 2011, evidentemente, è stato un anno da dimenticare per gli italiani. Nell’ultimo rapporto Eurispes, “Italia 2012”, l’istituto di ricerca ha evidenziato che per il 67% degli italiani la situazione economica è peggiorata in maniera decisa negli ultimi dodici mesi. Il 48,5% delle famiglie del nostro Paese l’anno scorso è stata costretta a toccare i risparmi messi da parte negli anni passati pur di arrivare alla fine del mese: il 45,7% di queste famiglie ha raggiunto la quarta settimana con sempre maggiore difficoltà rispetto al passato, mentre il 27,3% non è nemmeno riuscito ad arrivare alla quarta settimana. Proprio questa percentuale sta richiedendo con sempre maggiore frequenza prestiti in modo da fronteggiare le spese sempre più numerose.
Dall’indagine di Eurispes emerge che l’anno scorso solo il 15,7% degli italiani ha potuto mettere qualcosa da parte mentre più del 70% ha dichiarato apertamente di non essere riuscito ad accantonare alcunché. Il 24,9% dei nostri connazionali inoltre ha manifestato parecchie difficoltà nel saldare la rata di mutui mentre il 18,6% è incappato nelle stesse difficoltà col pagamento dell’affitto.
Le cose si fanno ancora più complesse se guardiamo il numero degli italiani che dichiarano di essere certi che quest’anno riusciranno a mettere un po’ di soldi da parte: si parla di meno del 5% mentre è poco più del 13% la percentuale di quanti pensano di riuscire ad accantonare qualcosa dello stipendio. Il 38,2% degli italiani inoltre sa già che non potrà concedersi il lusso di risparmiare e il 34,8% dichiara con certezza di non essere in gradodi fare alcuna economia.
A cosa portano tutte queste difficoltà crescenti? Portano la conseguenza di far aumentare il numero degli italiani che ricorre a prestiti personali e finalizzati, necessari in questo momento per poter pagare spese per beni di prima necessità. Un trend che prosegue senza sosta da almeno tre anni, durante i quali il 26,2% degli italiani ha avuto bisogno dei prestiti per poter rispondere alle proprie esigenze di base: la fetta più grossa va soprattutto in beni durevoli come elettrodomestici (49,2%) e auto (46,4%) ma grande è anche la richiesta di prestiti per l’acquisto della casa. Per pagare i mutui il 41% degli italiani ha però dovuto chiedere ulteriori prestiti, mentre il 33,1% li ha chiesti per pagare gli altri debiti accumulati negli anni precedenti e il 20,9% per saldare prestiti già contratti con banche e con altri istituti di credito. Soltanto il 13,6% dei prestiti invece l’anno scorso è servito per riuscire a far fronte al pagamento di feste (battesimi, cresime o matrimoni): il 9,8% se n’è andato per pagare spese mediche e uno striminzito 2,3% rappresenta le richieste dei prestiti personali utili a pagarsi le vacanze. Un segnale evidente che le spese superflue, come viaggi e vacanze, sono in forte calo.