Fastweb ha perso il suo ricorso al TAR contro il Ministero del Lavoro
Fastweb ha perso il suo ricorso al TAR contro il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per l’assegnazione del bando per l’erogazione di servizi di telefonia fissa in modalità VoIP che è andato invece a Vodafone.
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Fastweb ha perso il suo ricorso al TAR contro il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per l’assegnazione del bando per l’erogazione di servizi di telefonia fissa in modalità VoIP che è andato invece a Vodafone.

La vicenda risale al 3 Gennaio 2020, quando il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva lanciato un bando per il servizio VoIP e Digital Fax con aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. All’offerta tecnica era attribuito un punteggio massimo pari a 80 punti, all’offerta economica un punteggio massimo di 20 punti.

Il bando prevedeva una durata dell’affidamento di 36 mesi con importo previsto a base d’asta di 400.000 euro. Dalla graduatoria, è emersa la vittoria di Vodafone, che ha ottenuto un punteggio di oltre 98 punti, a cui ha fatto seguito Fastweb con quasi 91 punti e Tiscali con 78,75 punti.

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Il TAR ha valutato l’offerta di Vodafone perfettamente conforme a quanto richiesto dal capitolato, con particolare riferimento ai livelli di servizio e assistenza richiesti.

Non è stata dunque accolta l’eccezione di Fastweb secondo cui la disciplina di gara non avesse individuato correttamente tutti i parametri tecnici dell’offerta per garantire un accesso alla procedura di gara consapevole e nel pieno rispetto della concorrenza.

A sostegno della propria domanda Fastweb aveva infatti articolato diversi motivi di ricorso che indicavano anche un difetto di istruttoria ed eccesso di potere, a causa dell’attribuzione ritenute “abnorme” di 15 punti su 80 per la tempistica di subentro.

Su quest’ultimo punto, il TAR ha evidenziato che la scelta (discrezionale) di attribuire al criterio legato alla tempistica di attivazione un punteggio massimo di 15 punti risulta “pienamente ragionevole”, trattandosi di servizi rispetto ai quali il costo rappresenta un elemento secondario nella valutazione della convenienza dell’offerta.

Per queste ragioni, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto entrambi i ricorsi di Fastweb, confermando sia il bando e gli atti di gara che il provvedimento di aggiudicazione definitiva assunto con decreto direttoriale il 20 Maggio 2020 a favore di Vodafone. Fastweb è stata inoltre condannata al pagamento delle spese di giudizio in favore delle resistenti.

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