Forti investimenti nell’IT
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Sono stati pubblicati i risultati della ricerca: “Intraday Liquidity Management verso Europa 2020: T2S, Repo Market e Blockchain”, che ha permesso di monitorare l’evoluzione dei fenomeni che stanno portando a profondi cambiamenti nel modello operativo delle Tesorerie bancarie italiane.

“L’attività di ricerca, alla sua quinta edizione, ha fatto emergere la posizione degli operatori del mercato finanziario italiano mettendo in luce criticità e mutamenti attesi nel modello operativo delle Tesorerie bancarie italiane” afferma Chiara Frigerio, Professore di Organizzazione Aziendale – Segretario Generale, CeTIF “la regolamentazione e le nuove infrastrutture europee, tra cui Target-2 Securities (T2S), permettono alle Tesorerie di passare da un ruolo operativo ad un ruolo strategico per banche che operano in un contesto internazionale”.

Il panel degli intervistati, grazie alla collaborazione di Assiom Forex, ha visto la partecipazione di 18 istituzioni finanziarie italiane che nel loro insieme costituiscono la maggioranza della liquidità gestita dal sistema bancario italiano. Le principali aree di innovazione e mutamento che coinvolgono le Tesorerie italiane sono: l’ottimizzazione degli effetti di Target-2 Securities (T2S), gli impatti nella gestione della liquidità alla luce della BCBS 248; le conseguenze della Regulation di Basilea III sull’operatività delle Tesorerie bancarie e sul Repo Market; i mutamenti del contesto tecnologico-operativo e competitivo in vista della Vision 2020 della BCE.

“La ricerca ha voluto percepire il sentiment del mercato italiano alla luce degli effetti della nuova regulation sul mercato repo. È entrata in profondità non solo per analizzare i diversi impatti ma soprattutto per capire se il cambiamento del framework attuale rappresenti solo una sfida da vincere oppure anche una opportunità” dichiarano i responsabili della Commissione Mercato Monetario Assiom Forex “Su T2S invece ci si è chiesto in che modo questa infrastruttura partita lo scorso anno possa contribuire alla creazione della futura market infrastructure all’interno della Vision 2020 ECB”.

Sono stati rilevati forti investimenti nell’IT, non solo in un’ottica di compliance, ma anche in un’ottica di innovazione strategica. Ciò emerge a partire da una prima evidenza sul tema dell’intraday liquidity, per il quale le Tesorerie si confermano molto preparate, non limitandosi solo alla gestione della nuova reportistica obbligatoria (BCBS 248), ma valutando la gestione di ulteriori aspetti a contorno, quali simulazioni di scenari di stress e le implicazioni su Exposure e Liquidity Risk. È considerazione comune che l’implementazione di un adeguato monitoraggio interno possa produrre effetti che prescindono la regolamentazione introdotta dalla BCBS 248: un riscontro positivo da parte delle Tesorerie delle banche italiane che sembrano interpretare in pieno le recommendations del comitato di Basilea (“Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision”) come un’effettiva opportunità di miglioramento dei processi gestionali della liquidità.

Numerosi mutamenti si prolungano anche per effetto della nuova piattaforma di regolamento titoli europea Target-2 Securities (T2S): se da un lato le istituzioni finanziarie riconoscono a T2S la capacità di ottimizzare la gestione del collaterale e di ottenere numerosi benefici a livello operativo, restano forti dubbi sulla auspicata riduzione dei costi. Rispetto alle aspettative iniziali si evidenzia un aumento, o al massimo un mantenimento, degli attuali livelli di costo anche nel 2017 quando la migrazione verrà completata da parte di tutti i paesi partecipanti. Secondo il 71% degli intervistati i costi subiranno comunque nuove e significative variazioni, sviluppando anche una maggiore concorrenza tra i depositari centrali (CSD) dei diversi paesi.

Le scelte strategiche di adesione a T2S delle istituzioni italiane mostrano, in questa fase, una assoluta eterogeneità, in linea con quanto registrato durante la fase di migrazione. Il campione, infatti, si suddivide equamente tra le quattro possibili modalità di adesione: diretta titoli e cash, diretta cash e indiretta titoli, indiretta cash e titoli e, in ultimo, attraverso payment bank. Ciascun modello operativo prende in considerazione le complessità legate allo specifico business del partecipante, specialmente in termini di internazionalizzazione, dimensione, esposizione finanziaria e di liquidità e delle competenze specialistiche di Tesoreria.

Le direttive di Basilea III andranno ad incidere significativamente anche sul Repo Market, sollecitando un’ulteriore rivisitazione da parte degli istituti finanziari del proprio modello di business e del proprio modello operativo. A tal proposito il 53% delle istituzioni percepisce un distacco tra la regolamentazione e le reali problematiche di mercato.

Gli effetti della regolamentazione avranno impatti sui sistemi IT, secondo l’88% degli intervistati la tecnologia ricoprirà in futuro un ruolo sempre più importante. In particolare, il 59% delle Tesorerie ritiene che l’innovazione tecnologica migliorerà il pricing sul mercato grazie alla disponibilità di informazioni maggiori e di maggior qualità, come ad esempio la possibilità di usufruire del dato su Liquidity Coverage Ratio (LCR) su base settimanale.

Le istituzioni finanziarie italiane prevedono, infine, forti innovazioni per quanto riguarda le infrastrutture di mercato europee. In particolare, sono attesi alcuni cambiamenti, a fronte dell’iniziativa promossa dalla Banca Centrale Europea (BCE) e conosciuta come «Vision 2020», descritti nel documento «Eurosystem’s vision for the future of Europe’s financial market infrastructure», oggetto di recente consultazione sul mercato.

Dalla ricerca è emerso che molti, tra gli interventi proposti a livello europeo sono attesi da parte del sistema e realizzabili tramite il caldeggiato supporto di nuove tecnologie, purché si tenga conto di aspetti di governance e legali connessi all’innovazione stessa.

Le principali innovazioni auspicate riguardano in particolar modo le sinergie tra T2 e T2S, la possibilità di creare un RTGS multicurrency su vasta scala e con accesso al credito intraday ed infine il supporto, da parte delle istituzioni europee, alla creazione di una piattaforma di Instant Payments. Emerge quindi l’intenzione di andare verso sistemi integrati ed in un’ottica di servizio in real time portando a valore gli investimenti effettuati nell’IT.

“La significativa innovazione tecnologica in corso, come ad esempio distributed ledger technology e blockchain, stimola la riflessione sull’opportunità di nuovi servizi finanziari che vanno oltre gli impatti della regolamentazione e comportano possibili discontinuità nell’evoluzione dello scenario. In questo contesto, la ricerca condotta in partnership con il CeTIF, e il confronto con le Tesorerie bancarie, rappresentano un indispensabile valore aggiunto nel disegno della roadmap evolutiva dei nostri prodotti” ha commentato Roberto Bruschi, Business Expert di TAS.

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