Friuli Venezia Giulia aiuta gli investimenti tecnologici nelle Pmi
In arrivo il programma di Sviluppo Rurale in Friuli Venezia Giulia

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Friuli Venezia Giulia: approvato il Bando attivita’ 2.3.A.1 – “Aiuti agli investimenti tecnologici delle Pmi”, Por Fesr 2014-2020”.
FINALITA’: Il Bando disciplina i criteri e le modalità per l’accesso agli aiuti a fondo perduto per la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese, finalizzati all’aumento della competitività ed all’innovazione tecnologica.
BENEFICIARI: possono presentare domanda e beneficiare degli aiuti le pmi aventi i seguenti requisiti: a) essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese; le imprese non residenti nel territorio della Repubblica italiana al momento della presentazione della domanda devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato membro di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese; b) essere attive; c) avere sede legale o unità operativa, nella quale è realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda,
attiva nel territorio regionale, fatto salvo quanto previsto in seguito.
PROGETTI AMMISSIBILI: possono essere ammessi i progetti di investimento che, utilizzando i mutamenti della tecnologia al fine dell’aumento della competitività della PMI da realizzarsi attraverso l’introduzione di innovazioni aziendali, si sostanziano: a) nella creazione di un nuovo stabilimento o b) nell’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente o c) nella diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere beni o servizi mai realizzati precedentemente o d) in un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
SPESE AMMISSIBILI: spese concernenti l’acquisto e l’installazione di: a) macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica; b) hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’utilizzo dei beni di cui alla lettera a); c) servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento.
CONTRIBUTO: il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 500.000 euro.
Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investiment sono le seguenti:
a) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
– 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
– 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
b) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014:
– 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
– 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
c) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
– 40 per cento della spesa ammissibile.
DOMANDA: La domanda di aiuto è presentata dalle ore 9:30:00 del giorno 28 ottobre 2016 fino alle ore 12:00:00 del
giorno 30 novembre 2016 per via telematica.

AIUTI AGLI INVESTIMENTI TECNOLOGICI DELLE PMI

BANDO ATTIVITA’ 2.3.A.1 – “AIUTI AGLI INVESTIMENTI TECNOLOGICI DELLE PMI”

Il “Bando”, è approvato ai sensi del “Regolamento POR FESR 2014-2020”.

CON IL BANDO È DATA ATTUAZIONE ALL’ATTIVITÀ:

a) “Sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle PMI nei diversi settori del sistema produttivo regionale, finanziando investimenti tecnologici” dell’Azione 2.3 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale” del Programma Operativo Regionale 2014-2020 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per l’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, di seguito denominato “POR”.

  • Il Bando sostiene gli investimenti in coerenza con le Aree di specializzazione e con le relative Traiettorie di sviluppo
    attraverso l’attribuzione di punteggi premiali volti alla definizione della graduatoria.
  • Il Bando disciplina i criteri e le modalità per l’accesso agli aiuti a fondo perduto per la realizzazione nel territorio
    regionale di progetti di investimento da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese, finalizzati
    all’aumento della competitività ed all’innovazione tecnologica.

REGIME DI AIUTI

In relazione alle spese di cui all’articolo 6, comma 1, lettere a) e b), in deroga al comma 7, su espressa
indicazione dell’impresa richiedente gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento possono essere
concessi in osservanza:

  • a) dell’articolo 14 “Aiuti a finalità regionale agli investimenti“ del regolamento (UE) n. 651/2014, qualora si tratti
    di investimenti effettuati nei settori e nelle aree ammissibili agli aiuti a finalità regionale in conformità a quanto
    stabilito nella Carta italiana degli aiuti di Stato a finalità regionale in vigore al momento della concessione
    dell’aiuto, riportate nell’Allegato 1.

oppure

  • b) del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli
    articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis, pubblicato nella
    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L 352 del 24 dicembre 2013.

DE MINIMIS
Ai fini dell’applicazione della regola de minimis, il legale rappresentante dell’impresa richiedente rilascia, al momento della presentazione della domanda di aiuto, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà redatta ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 445/2000, attestante tutti gli eventuali contributi ricevuti dall’impresa medesima o, se ricorre la fattispecie di cui all’articolo 2, comma 2, del regolamento (UE) n. 1407/2013, dalla “impresa unica” di cui l’impresa richiedente fa parte, a norma del regolamento (UE) n. 1407/2013 o di altri regolamenti de minimis durante i due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge regionale 5 giugno 2015 n. 14 la dotazione finanziaria del Bando è pari a €
20.000.000,00 ed è così articolata in termini di fonti di finanziamento:

  • a) piano finanziario del POR € 10.850.000 così ripartito:
    • Quota dell’Unione Europea € 5.425.000,00
    • Quota statale € 3.797.500,00
    • Quota regionale € 1.627.500,00
  • b) piano finanziario del Piano aggiuntivo regionale (PAR) € 9.150.000,00 così ripartito:
    • Quota dell’Unione Europea € 4.575.000,00
    • Quota statale € 3.202.500,00
    • Quota regionale € 1.372.500,00

Nell’ambito della dotazione del piano finanziario del POR una quota pari ad euro 1.000.000,00 è stanziata a titolo di riserva relativa alla Strategia regionale per il rilancio dell’area montana, destinata alla scorrimento della graduatoria come previsto dall’articolo 16, comma 4 del bando.

  • Le risorse finanziarie di cui ai commi 1 e 2 possono essere integrate mediante eventuali dotazioni aggiuntive
    tramite deliberazioni della Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge regionale 14/2015, al
    fine di aumentare l’efficacia dell’azione.

BENEFICIARI

POSSONO PRESENTARE DOMANDA E BENEFICIARE DEGLI AIUTI LE PMI AVENTI I SEGUENTI REQUISITI :

  • a) essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese;
    • le imprese non residenti nel territorio della Repubblica italiana al momento della presentazione della domanda devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato membro di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese;
  • b) essere attive;
  • c) avere sede legale o unità operativa, nella quale è realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda,
    attiva nel territorio regionale, fatto salvo quanto previsto al comma 2;
  • d) nel caso in cui l’aiuto sia richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, non essere imprese in difficoltà;
  • e) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato comune;
  • f) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria;
  • g) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non avere in corso nei propri confronti un’iniziativa per la
    sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale;
  • h) rispettare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 73 della legge regionale 5
    dicembre 2003, n. 18 (Interventi urgenti nei settori dell’industria, dell’artigianato, della cooperazione, del
    commercio e del turismo, in materia di sicurezza sul lavoro, asili nido nei luoghi di lavoro, nonché a favore delle
    imprese danneggiate da eventi calamitosi), come interpretato in via di interpretazione autentica dall’articolo 37,
    comma 1, della legge regionale 4 marzo 2005, n. 4 (Interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle
    piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia. Adeguamento alla sentenza della Corte di Giustizia delle
    Comunità europee 15 gennaio 2002, causa C-439/99, e al parere motivato della Commissione delle Comunità
    europee del 7 luglio 2004);
  • i) possedere, in relazione al progetto di investimento proposto, il requisito di capacità amministrativa, finanziaria
    ed operativa in conformità all’Allegato 2;
  • j) non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8
    giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle
    associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300)
  • k) possedere il requisito di regolarità contributiva ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del decreto legge 30
    settembre 2005, n. 203 (Misure di contrasto all’evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e
    finanziaria).

In deroga a quanto previsto al comma 1, lettera c), possono presentare domanda di aiuto anche le imprese non aventi sede legale o unità operativa attive nel territorio regionale al momento della presentazione della domanda.

  • L’attivazione e la registrazione nel Registro delle imprese della sede o dell’unità operativa dove l’impresa intende realizzare il progetto deve intervenire prima dell’avvio del progetto medesimo.
  • Nel caso in cui l’attivazione e l’iscrizione non intervengano entro tale termine, il contributo non è concesso ovvero la concessione è revocata qualora sia già intervenuta.

PROGETTI DI INVESTIMENTO AMMISSIBILI

Possono essere ammessi i progetti di investimento che, utilizzando i mutamenti della tecnologia al fine
dell’aumento della competitività della PMI da realizzarsi attraverso l’introduzione di innovazioni aziendali, si
sostanziano:

  • a) nella creazione di un nuovo stabilimento o
  • b) nell’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente o
  • c) nella diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere beni o servizi mai realizzati
    precedentemente o
  • d) in un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

I progetti di investimento devono essere realizzati nel territorio regionale, nella sede legale o in un’unità
operativa della PMI.

SONO FINANZIABILI, IN PARTICOLARE:

  • a) sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche che governino una o più
    fasi del ciclo tecnologico (lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, magazzinaggio);
  • b) sistemi di automazione e robotica industriale, anche collaborativa, che, tramite l’interazione tra parti
    meccaniche e dispositivi elettronici, permettono il governo e il controllo di una o più fasi del ciclo produttivo;
  • c) sensoristica e attrezzature di controllo dei macchinari e degli impianti per la gestione e tracciabilità dei dati
    relativi alla produzione, anche a fini predittivi e per la manutenzione e la diagnostica avanzata;
  • d) apparecchiature elettroniche nonché sistemi e macchinari gestiti da apparecchiature elettroniche finalizzati
    alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglior utilizzo delle risorse energetiche e/o al miglioramento delle
    condizioni di sicurezza dei lavoratori;
  • e) apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi tecnologicamente avanzati ed informatizzati;
  • f) hardware e software per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi suddetti non incorporati nelle
    apparecchiature e nei sistemi stessi.

Gli interventi non ricompresi al comma 4 sono oggetto di valutazione della loro natura tecnologica e innovativa.

SPESE AMMISSIBILI

Ai fini della realizzazione dei progetti di investimento sono ammissibili le spese concernenti l’acquisto e l’installazione di:

  • a) macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica;
  • b) hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’utilizzo dei beni di cui alla lettera a);
  • c) servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di
    riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento,
    nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a) e b),
    forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente.

SONO AMMISSIBILI LE SPESE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI INVESTIMENTO SOSTENUTE A PARTIRE DAL GIORNO SUCCESSIVO ALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA.

LIMITI DI AIUTO

IL LIMITE MINIMO DI SPESA AMMISSIBILE PER DOMANDA È PARI A:

  • a) 50.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una microimpresa;
  • b) 75.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una piccola impresa;
  • c) 100.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una media impresa.

IL LIMITE MASSIMO DI AIUTO CONCEDIBILE PER DOMANDA È PARI A 500.000 EURO.

  • Nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013, il limite massimo di contributo
    concedibile è pari a 200.000 euro.

CONTRIBUTO

Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investiment sono le seguenti:

  • a) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
    – 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
    – 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
  • b) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014:
    – 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
    – 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
  • c) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
    – 40 per cento della spesa ammissibile.

L’intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui all’articolo 6 comma 1, lettera c), è pari al 50 per cento della spesa ammissibile.

TERMINI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI INVESTIMENTO

Il progetto di investimento deve essere concluso e rendicontato entro 12 mesi decorrenti dalla data di notificazione della concessione dell’aiuto.

Tale termine può essere prorogato secondo le modalità di cui all’articolo 20, comma 2.

Il progetto di investimento è avviato a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

CUMULO

Gli aiuti possono essere cumulati con altri incentivi pubblici nel rispetto di quanto previsto:

  • a) dall’articolo 5 del regolamento (UE) n. 1407/2013 e dall’articolo 8 del regolamento (UE) n. 651/2014 in
    materia di cumulo degli aiuti concessi per il pertinente regime di aiuto applicato;
  • b) dall’articolo 65, paragrafo 11, del regolamento (UE) n. 1303/2013 che prevede che un progetto può ricevere
    sostegno da uno o più fondi Strutturali e di Investimento Europei oppure da uno o più programmi e da altri
    strumenti dell’Unione Europea, purché la voce di spesa indicata in una richiesta di pagamento per il rimborso da
    parte di uno dei fondi Strutturali e di Investimento Europei non riceva il sostegno di un altro fondo o strumento
    dell’Unione, o dallo stesso fondo nell’ambito di un altro programma.

DOMANDA

La domanda di aiuto è presentata dalle ore 9:30:00 del giorno 28 ottobre 2016 fino alle ore 12:00:00 del
giorno 30 novembre 2016 per via telematica

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