Friuli Venezia-Giulia: nuovo bando per contributi alle imprese innovative per Ict
In arrivo il programma di Sviluppo Rurale in Friuli Venezia Giulia

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FINALITA’: agevolare la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese, in tecnologie dell’informazione e della comunicazione, finalizzati al consolidamento delle imprese stesse in chiave innovativa, anche mediante l’introduzione e lo sviluppo di nuovi sistemi avanzati di informatizzazione nonché attraverso l’implementazione dei sistemi esistenti in funzione della trasformazione digitale dei processi produttivi.
BENEFICIARI: le PMI che risultano attive e che hanno la sede legale o unità operativa, nella quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda, attiva nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia.
PROGETTI DI INVESTIMENTO AMMISSIBILI: i progetti di investimento in tecnologie dell’informazione e della comunicazione volti alla realizzazione:
a) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati quali le soluzioni ERP/MPR, i sistemi di gestione documentali, i sistemi di customer relationship management (CRM), la tracciabilità del prodotto, le piattaforme di gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence e di business analytics nonché per il commercio elettronico, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud computing;
b) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni ed applicazioni digitali che secondo il paradigma dell’Internet of Things consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti;
c) da parte delle PMI turistiche richiedenti, di servizi innovativi a favore della clientela.
CONTRIBUTO: il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 200.000 euro.
Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese ammesse nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 De Minimis: 50 per cento della spesa ammissibile.

POR FESR: Promuovere la competitività delle PMI Azione 2.3.B.1

Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziandale delle PMI – Sostenere il consolidamento in chiave innovativa dell PMI, mediante l’introduzione di servizi e tecnologie innovative relative all’Ict.

Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale

FINALITA’

  • Il Bando disciplina i criteri e le modalità per l’accesso agli aiuti a fondo perduto per la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese, in tecnologie dell’informazione e della comunicazione, finalizzati al consolidamento delle imprese stesse in chiave innovativa, anche mediante l’introduzione e lo sviluppo di nuovi sistemi avanzati di informatizzazione nonché attraverso l’implementazione dei sistemi esistenti in funzione della trasformazione digitale dei processi produttivi.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria del Bando è pari a € 6.000.000,00.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda e beneficiare degli aiuti le PMI aventi i seguenti requisiti :

  • a) essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese, salvo il caso in cui il soggetto
    richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione;
    le PMI non residenti nel territorio della Repubblica italiana al momento della presentazione della domanda devono essere costituite secondo le norme di diritto civile commerciale vigenti nello Stato membro di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese, salvo il caso in cui il soggetto richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione;
  • b) essere attive;
  • c) avere sede legale o unità operativa, nella quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della
    domanda, attiva nel territorio regionale;
  • d) nel caso in cui l’aiuto sia richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, non essere imprese in difficoltà;
  • e) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della
    Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato comune;
  • f) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria;
  • g) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non avere in corso nei propri confronti un’iniziativa per la
    sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale;
  • h) rispettare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 73 della legge regionale 5
    dicembre 2003, n. 18 (Interventi urgenti nei settori dell’industria, dell’artigianato, della cooperazione, del
    commercio e del turismo, in materia di sicurezza sul lavoro, asili nido nei luoghi di lavoro, nonché a favore delle
    imprese danneggiate da eventi calamitosi), come interpretato in via di interpretazione autentica dall’articolo 37,
    comma 1, della legge regionale 4 marzo 2005, n. 4 (Interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle
    piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia. Adeguamento alla sentenza della Corte di Giustizia delle
    Comunità europee 15 gennaio 2002, causa C-439/99, e al parere motivato della Commissione delle Comunità
    europee del 7 luglio 2004);
  • i) possedere, in relazione al progetto di investimento proposto, il requisito di capacità amministrativa, finanziaria
    ed operativa;
    j) non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8
    giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle
    associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300)
    k) possedere il requisito di regolarità contributiva ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del decreto legge 30
    settembre 2005, n. 203 (Misure di contrasto all’evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e
    finanziaria).

Possono presentare domanda di aiuto anche le PMI non aventi sede legale o unità operativa, nella quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda, attiva nel territorio regionale al momento della presentazione della domanda a condizione che l’attivazione e la registrazione, laddove prevista per legge, nel Registro delle imprese della sede o dell’unità operativa dove l’impresa intende realizzare il progetto intervenga prima dell’avvio del progetto medesimo.

PROGETTI DI INVESTIMENTO AMMISSIBILI

Possono essere ammessi agli aiuti i progetti di investimento in tecnologie dell’informazione e della comunicazione volti alla realizzazione:

  • a) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati quali le soluzioni ERP/MPR, i sistemi di gestione documentali, i sistemi di customer relationship management (CRM), la tracciabilità del prodotto, le piattaforme di gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence e di business analytics nonché per il commercio elettronico, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud computing;
  • b) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni ed applicazioni digitali che secondo il paradigma dell’Internet of Things consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti;
  •  c) da parte delle PMI turistiche richiedenti, di servizi innovativi a favore della clientela.

I progetti di investimento di cui al comma 1, lettere a) e c), sono diretti al miglioramento dei processi aziendali, quali forniture alla produzione e distribuzione, marketing ed erogazione di servizi, nonché all’accrescimento della capacità di penetrare in nuovi mercati.

  • I progetti di investimento di cui al comma 1, lettere b), sono diretti all’automazione dei processi aziendali.
  • I progetti di investimento devono altresì sostanziarsi nella creazione di un nuovo stabilimento, nell’estensione di uno stabilimento esistente, nella diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente mediante prodotti nuovi aggiuntivi o nella trasformazione fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

NON SONO FINANZIABILI INVESTIMENTI DI MERA SOSTITUZIONE.

  • I progetti di investimento devono essere realizzati nel territorio regionale, nella sede legale o in un’unità operativa della PMI.

SPESE AMMISSIBILI

  • a) l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura della tecnologia wi-fi, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale, nonché l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete;
  • b) l’acquisto di software e licenze, anche a canone periodico o a consumo limitatamente al periodo di durata del progetto;
  • c) l’acquisizione di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di posta elettronica, limitatamente al periodo di durata del progetto, nonché l’acquisizione di servizi informatici concernenti i sistemi di cui alla lettera d) del presente comma, incluse le attività di controllo e monitoraggio;
  • d) l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili;
  • e) l’acquisizione di servizi di consulenza concernenti l’analisi, la progettazione e lo sviluppo dei sistemi di cui alla lettera d), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi anche da università ed enti pubblici e di ricerca.
  • f) altri servizi di consulenza inerenti al progetto presentato, compresi la consulenza di avviamento ed affiancamento qualificato all’attuazione del sistema gestionale ed i servizi di traduzione dei testi dei siti web, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a), b) e c), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi anche da università ed enti pubblici e di ricerca.

Sono ammissibili le spese per la realizzazione del progetto di investimento sostenute a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

SPESE NON AMMISSIBILI

NON SONO AMMISSIBILI IN PARTICOLARE, LE SPESE RELATIVE A:

  • a) spese di personale;
  • b) beni immobili e opere edili;
  • c) materiali presenti a magazzino, scorte e materiali di consumo;
  • d) beni usati;
  • e) beni in leasing;
  • f) spese di noleggio;
  • g) servizi di consulenza continuativi o periodici inclusi nei costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
  • h) attività di consulenza avente ad oggetto la predisposizione della domanda di aiuto e della rendicontazione;
  • i) canoni di manutenzione e assistenza;
  • j) garanzie fornite da istituti bancari, assicurativi o finanziari;
  • k) spese accessorie quali IVA, salvo nei casi in cui non sia recuperabile dall’impresa beneficiaria ai sensi della vigente normativa fiscale, valori bollati e altre imposte e tasse, interessi debitori, aggi, spese bancarie, perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari.
  • Non sono ammissibili le spese relative ad acquisti tra soggetti non indipendenti.

LIMITI MINIMO DI SPESA

IL LIMITE MINIMO DI SPESA AMMISSIBILE PER DOMANDA È PARI A:

  • a) 3.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una microimpresa;
  • b) 6.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una piccola impresa
  • b) 9.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una media impresa.

CONTRIBUTO

IL LIMITE MASSIMO DI AIUTO CONCEDIBILE PER DOMANDA È PARI A 200.000 EURO.

Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese ammesse sono le seguenti:

  • a) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
    – 50 per cento della spesa ammissibile;
  • b) nel caso in cui l’aiuto, su espressa indicazione della PMI richiedente ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1,
    comma 9, lettera a), è concesso ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
    – 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
    – 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
  • c) nel caso in cui l’aiuto, su espressa indicazione della PMI richiedente ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1,
    comma 9, lettera b), è concesso ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014::
    – 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
    – 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
  • d) nel caso in cui l’aiuto, su espressa indicazione della PMI richiedente ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1,
    comma 8, è concesso ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. 651/2014:
    – 50 per cento della spesa ammissibile.

DURATA E TERMINI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI INVESTIMENTO

Il progetto di investimento deve essere concluso e rendicontato entro 12 mesi decorrenti dalla data di notificazione della concessione dell’aiuto. Tale termine può essere prorogato.

COMPOSIZIONE DELLA DOMANDA

La domanda deve essere sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante dell’impresa richiedente o da soggetto dotato di apposita procura speciale.

La domanda di aiuto è presentata per via telematica

  • dalle ore 9:30:00 del giorno 15 maggio 2017
  • fino alle ore 12:00:00 del giorno 15 giugno 2017
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