Ga.Fi. e Confidi Regione Campania, via alla fusione
Costituita la rete dei confidi territoriali

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Alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è svolto, nella serata di mercoledì, a Napoli, presso l’Hotel Excelsior, il meeting “Confidi: Prospettive future” organizzato da Ga.Fi. Garanzia Fidi. Sono intervenuti il presidente di Abi Campania, Francesco Guido; il professore ordinario di Finanza Aziendale, Mario Mustilli; il presidente di Unioncamere Campania, Andrea Prete; il segretario generale Ipe, Antonio Ricciardi. L’incontro è stato moderato dal Direttore de IlDenar.it, Alfonso Ruffo. L’evento, oltre a fungere da appuntamento annuale con i vertici del sistema bancario regionale, è stato una utile occasione per presentare alla folta e qualificata platea di imprenditori, professionisti e dirigenti degli istituti di credito, l’iscrizione di Ga.Fi. nell’Albo degli Intermediari finanziari Vigilati ai sensi dell’art. 106 del nuovo Testo Unico Bancario L’iscrizione nell’albo dei 106 rappresenta la testimonianza dell’impegno profuso da Ga.Fi., nel corso di questi anni, a sostegno dello sviluppo economico nei territori in cui opera. Tale affermazione è stata possibile per il lavoro, competente e prudente, svolto negli ultimi anni dal Consiglio di Amministrazione, unitamente ad una gestione professionale ed oculata dell’intera struttura. Nel corso dell’evento, i presidenti di GA.FI. e di Confidi Regione Campania, Rosario ed Antimo Caputo, hanno annunciato l’avvio del processo di aggregazione dei due organismi che porterà alla costituzione di un unico grande soggetto di garanzia al servizio del sistema economico regionale, che si caratterizzerà sin da subito come una struttura. L’organismo rappresenterà 4mila aziende associate, quasi tutte campane, che esprimono 6 miliardi di euro di fatturato complessivi e danno lavoro a 40mila persone. Ai soci il nuovo Confidi del Mezzogiorno garantirà finanziamenti per 300 milioni di euro l’anno mentre alle banche presterà garanzie per 200 milioni, sempre su base annuale.

“La decisione di unire le forze di Ga.Fi. Garanzia Fidi e Confidi Regione Campania – sottolinea il Presidente di Unione Industriali Napoli, Ambrogio Prezioso – costituisce per le imprese napoletane, associate e non, una grande opportunità di sostegno al credito in forma indiretta o diretta. Le difficoltà per le pmi di accesso al credito, malgrado timidi segnali positivi dell’ultimo periodo, restano elevate e i confidi costituiscono in molti casi uno strumento efficace per poterle superare. In particolare, l’indice di patrimonializzazione di entrambi gli organismi che si andranno ad accorpare, rispetto al totale degli impieghi, è nettamente migliore di quello medio dei confidi. Significa che vi sono ampi margini di intervento per poter intervenire, nella forma tradizionale della garanzia o, dove sussistano le condizioni, con l’affidamento diretto, a supporto di tantissime realtà, in un momento di transizione rischioso ma anche ricco di opportunità, come quello che stiamo attraversando”.

“I due più grandi Confidi Confindustriali campani – dichiara Rosario Caputo, presidente di GA.FI. – hanno deciso di intraprendere un processo di concentrazione delle forze e delle risorse, che si configura come un’azione di crescita dimensionale, da un lato, e di efficienza organizzativa, dall’altro. Ciò favorirà una maggiore e più dinamica filiera di sostegno al credito per le PMI, nonché una rinnovata e ancor più solida relazione con il sistema bancario”.

“Dobbiamo attivare ogni possibile forma di sostegno finanziario – dichiara il presidente di Confidi Regione Campania, Antimo Caputo – per affiancare le nostre imprese nel loro sforzo di modernizzazione, fondato soprattutto su fattori competitivi come la qualificazione delle risorse umane, l’innovazione e l’internazionalizzazione. L’aggregazione e la ricerca di sinergie rappresentano una strada quasi obbligata, a questo scopo. Le sfide della globalizzazione, a partire dallo sviluppo anche nel nostro territorio di un’industria 4.0, si vincono superando cliché come piccolo è bello. Abbiamo dimostrato con i fatti di volerlo fare anche in ambito finanziario, dando vita a un moderno, più strutturato organismo di affiancamento alle pmi”.

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