Ghizzoni smentisce su una possibile acquisizione di Unicredit nel mercato tedesco

Ancora nessun commento

In un incontro con la comunità finanziaria a Francoforte, Ghizzoni ha sostenuto che UniCredit potrebbe essere interessata a un’acquisizione in Polonia, ma si è dichiarato scettico sulle possibilità di grandi operazioni di consolidamento del settore bancario sul mercato europeo, anche se qualcosa potrà accadere nei singoli Paesi, fra cui l’Italia. Il numero uno della banca milanese ha affermato tuttavia che Uniredit non punta ad acquisizioni, né in Italia, né in Germania, dove il suo nome era stato fatto a proposito della prossima dismissione di Postbank, la rete di sportelli presso gli uffici postali, da parte di Deutsche Bank, e per la quale il banchiere piacentino ha smentito seccamente ogni interesse, sostenendo che Unicredit vuole crescere in modo organico. Al quotidiano economico Handelsblatt, organizzatore dell’incontro di Francoforte, che ha titolato ieri “Milano contro Monaco”, a proposito del piano di taglio dei costi che investirebbe soprattutto la controllata bavarese Hvb, Ghizzoni, tifoso di fede nerazzurra, ha replicato che «non è questo lo spirito. Tutt’al più vedrei bene un Inter-Bayern». La Germania rappresenta il 25% del volume d’affari del gruppo, ha ricordato, e la posizione di Hvb è forte. Sul fronte dei costi, Unicredit farà quello che tutte le banche devono fare in un contesto in cui la regolamentazione e la concorrenza sono cambiate e i tassi d’interesse sono destinati a restare bassi a lungo, ma l’aggiustamento dovrà avvenire in tutte le parti del gruppo, a partire dalla holding che dovrà dare l’esempio. Hvb ha raggiunto in anticipo gli obiettivi di riduzione del personale fissati due anni fa, ma ora il contesto è cambiato, ha affermato Ghizzoni, il quale ha sottolineato peraltro che, con l’unione bancaria, l’organo di vigilanza, cioè la Banca centrale europea, considera il gruppo nel suo insieme e sollecita a centralizzare alcune funzioni, come per esempio i modelli di rischio. L’unione bancaria, secondo Ghizzoni, porta benefici in termini di allocazione del capitale e di gestione della liquidità. Hvb, ha detto, è una banca efficiente e il suo rapporto cost/income si avvicina alla media del gruppo, una volta inclusa l’attività di banca d’investimento, che fa capo a Monaco di Baviera. La banca tedesca (nella quale Ghizzoni è presidente del consiglio di sorveglianza) gode di massima autonomia, ha detto il banchiere, e non è mai successo che abbia dovuto rinviare un’operazione a causa di ritardi da Milano. L’amministratore delegato di UniCredit ha comunque evitato di entrare nei dettagli del piano industriale del gruppo, che dovrà andare in consiglio e che verrà presentato entro la fine dell’anno. Dopo la pausa estiva, riprendono anche i colloqui per la cessione della controllata in Ucraina, la Ukrsotsbank, per la quale è stata avviata una trattativa in esclusiva con la russa Alfa Bank, trattativa che Ghizzoni conta di chiudere entro due-tre mesi «in un senso o nell’altro».

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Pensioni “rosa” più magre senza la previdenza complementare

Non solo gli stipendi ma anche le pensioni delle donne sono più basse di quelle degli uomini, segnalando che il gender pay gap persiste anche “a riposo“. Ma cosa si può fare? La previdenza complementare ed i Piani Individuali Pensionistici possono svolgere un ruolo decisivo nella riduzione del gender pension gap, perché offrono l’opportunità di incrementare…

Leggi »

Opportunità di lavoro per gli under 28: le posizioni aperte

È stato nuovamente riaperto il bando per la ricerca di 52.236 volontari per il servizio civile universale. La scadenza, inizialmente fissata per lo scorso 15 febbraio, infatti, è stata prorogata ancora una volta e ora sarà possibile presentare domanda per partecipare a uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2024 e il 2025 su tutto il…

Leggi »

Il Giappone sfugge alla recessione: perché interessa anche all’Italia

Sorpresa dal Giappone, che con i dati economici diffusi lunedì 11 marzo e relativi all’ultimo trimestre del 2023 smentisce le previsioni dello stesso governo di Tokyo e cresce dello 0,4%, evitando la recessione tecnica. Un risultato inatteso dall’esecutivo ma comunque ritenuto sotto le aspettative da alcuni economisti. Il Giappone è in un momento complesso dal…

Leggi »