Giovedì 28 giugno i commercianti di Figline Valdarno abbasseranno le saracinesche in segno di solidarietà verso i dipendenti della Bekaert

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Gliimpieghicrollanodimiliardidal“Tutte le imprese del terziario sono vicine a loro e alle loro famiglie in queste ore drammatiche in cui si decide il futuro della fabbrica di Figline e Incisa Valdarno”, sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. “La chiusura dello stabilimento non mette a rischio solo il loro lavoro, ma la stabilità economica di tutto il Valdarno aretino e fiorentino”, aggiunge preoccupato Marinoni, “se la multinazionale belga dovesse procedere con questa decisione, e quindi con il licenziamento di tutti i dipendenti, ne risentirebbe quindi inevitabilmente anche la rete commerciale”. “Questa notizia è stata un fulmine a ciel sereno per tutti; non è stato neppure proposto un piano alternativo alla chiusura, per esempio una riconversione che limitasse le perdite. Confidiamo che ci siano ancora margini di contrattazione, anche se i modi e i tempi in cui l’azienda si è espressa non lasciano purtroppo molte speranze”, conclude il direttore di Confcommercio Toscana, “per il Governo nazionale e per gli enti territoriali, a partire dalla Regione, è il momento di affrontare una trattativa serrata e decisa a difesa dei lavoratori della Bekaert e non solo. Perché qui sono in gioco il futuro e la serenità di molto più che 318 famiglie”.

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