Nei piani alti della graduatoria delle classi di asset si piazzano i titoli di Stato, seguite da alcune valute come lo yen. Il risultato è stato invece disastroso per chi ha scommesso sulle Borse. Tutti i principali indici, compreso il Ftse Mib, che ha registrato la migliore performance tra i benchmark mondiali ha segnato un calo. In particolare per l’indice di Piazza Affari la flessione è stata del 5%.
La performance peggiore è quella registrata dalla Borsa brasiliana con perdite che, tra giugno e settembre, si sono attestate intorno al 30%. Leggermente meglio è andata allo Shanghai Composite con un rosso intorno al 28%. Seguono a ruota il petrolio Wti e il Brent.
In generale, nel terzo trimestre le vendite hanno investito tutte le principali materie prime: oltre al petrolio, sono state venduti a piene mani il rame e il grano e anche le merci che spesso sono considerati porti sicuri in tempi di alta volatilità come quelli attuali, come l’oro e l’argento.