I grandi gruppi del settore automobilistico alla ricerca di startup di successo
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Numerosi gli espisodi recenti, ma il caso più eclatante è senz’altro l’acquisizione di Cruise Automation, una startup di San Francisco, da parte di General Motors per un miliardo di dollari. Come aveva precisato Fortune,  la startup specializzata in tecnologie per veicoli autonomi aveva già raccolto in precedenza 18 milioni di dollari da diversi venture capital e 100.000 dollari grazie alla vincita di due round di investimenti.

Anche l’Italia però ha i suoi fiori all’occhiello. Dopo l’acquisizionedell’astigiana Nice da parte di Amazon, è stato il turno della pisana Yogitech, acquistata da Intel. I dettagli dell’operazione non sono stati resi noti, ma l’acquisizione ha come obiettivo lo sviluppo del settore automotive e internet of things di Intel, area di specializzazione della startup pisana. Un’operazione che mira allo sviluppo di soluzioni avanzate per i sistemi di guida.

Ha un sapore italiano anche la storia di Comm.ai, fondata sei mesi fa da George Hotz e che vuole sfidare Google e Tesla, sviluppando un sistema basato su un’app per smartphone che sarà in grado di trasformare ogni automobile in un veicolo autonomo. La startup ha appena ricevuto un finanziamento di 3 milioni di dollari da Andressen Horovitz. Ed è Riccardo Biasini, ingegnere parmense che lavorava da tempo in Tesla, ad essere a capo del team tecnico che si occuperà della connessione tra il sistema di intelligenza artificiale, in grado di garantire l’automazione del veicolo, e la struttura fisica dell’auto.

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