Greco: Generali può e vuole diventare la più grande compagnia in Europa

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Generali vuole diventare la numero uno in Europa e può farcela. Lo sostiene il ceo group Mario Greco in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano tedesco FAZ – Frankfurter Allgemeine Zeitung.

“Possiamo e vogliamo essere la più grande compagnia assicurativa in Europa. Già oggi la nostra raccolta premi in Europa è quasi pari a quella di Allianz e maggiore di quella di tutti gli altri concorrenti”, ha detto Greco al quotidiano tedesco, che sottolinea come il manager in circa un anno abbia affrontato e risolto più problemi che il suo predecessore in tutto l’intero periodo in carica, oltre ad avere convinto il cda, le autorità di vigilanza e i mercati finanziari che Generali poteva ben rinunciare all’aumento di capitale atteso da molte parti.

Inoltre nel primo semestre di quest’anno il gruppo ha registrato un utile netto in crescita del 28% a 1,1 miliardi di euro, il migliore risultato degli ultimi 5 anni.

“Per migliorare la redditività in modo duraturo abbiamo bisogno di tempo. Nell’attività assicurativa i cambiamenti si riflettono solo nel medio termine”, ha detto il ceo, secondo cui questi sono solo i primi risultati, mentre il futuro appare molto più promettente: “Per i risultati del 2014 e 2015 possiamo fare molto di più”.

L’obiettivo di raccogliere 4 mld di euro entro il 2015 con la vendita di attività poco strategiche è già raggiunta per la metà con la vendita dell’unità riassicurativa statunitense, della joint venture in Messico e di quella israeliana, oltre che con la vendita delle quote di B. Generali.

L’obiettivo nel lungo termine, oltre a elevati volumi nel ramo vita, è aumentare sensibilmente il business nel ramo danni, mentre il gruppo non è interessato a nuove acquisizioni perché, secondo Greco, occorre piuttosto continuare a sviluppare quei mercati dove già adesso il gruppo è operativo.

Greco non vuole lasciare niente però in sospeso, come dimostra l’accordo raggiunto con l’imprenditore ceco Petr Kellner sulle attività in Europa dell’Est.

Dopo essersi dilungato nell’illustrazione dell’attuale situazione di Generali in Germania, dove è il secondo gruppo con circa il 10% di quota di mercato, Greco dice che in futuro le Generali si concentreranno sul settore assicurativo rinunciando alla vecchia abitudine italiana di una rete di relazioni di potere dato che “non possiamo più gestire altre imprese, dobbiamo curarci della nostra”.

Quanto alla strategia di crescita, il gruppo sarà sempre caratterizzato da radici europee anche se da qualche tempo si sta orientando in Cina al mercato globale, il che ha portato a cambiamenti ai vertici visto che, dice Greco, “la struttura organizzativa interna era confusa e inefficiente”.

Secondo il ceo occorre costruire un sistema efficiente e privo di errori. Nelle assicurazioni non funziona come per altre attività, dove automaticamente maggiore produzione e vendita significa maggiore redditività: “Nelle assicurazioni occorre essere specialisti nel settore dei costi e del rischio. Per questo non è automatico che si guadagni di più con la vendita di più polizze”.

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