I conti 2019 di Unicredit sono piaciuti parecchio a Piazza Affari

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unicredit big dataIl titolo Unicredit è balzato del 5% a 13,49 euro nei primi minuti di contrattazione. Nel 2019 Unicredit ha registrato un utile netto di 3,37 miliardi di euro, in flessione del 17,9% su base annua, ma l’utile netto sottostante di gruppo, cioè senza le operazioni straordinarie, è stato di 4,7 miliardi, in rialzo del 55,5%. Il cda della banca proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo cash di 0,63 euro per azione, pari a 1,4 miliardi di euro. La proposta di riacquisto di azioni proprie è di 0,5 miliardi. “Preferiamo il riacquisto di azioni proprie, rispetto all’M&A”, ha commentato Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit, che considera un successo il piano Transform 2019 appena concluso.

“L’utile consolidato sottostante è la base per la nostra proposta di distribuzione del capitale per l’esercizio 2019, che consiste in 1,4 miliardi di dividendi cash e 0,5 miliardi in riacquisto di azioni proprie, soggetto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti e dell’autorità competente”, spiega.  “Abbiamo un solido stato patrimoniale con un Cet1 ratio al 13,09%, che già tiene conto della proposta di riacquisto delle azioni proprie. Dopo la recente comunicazione da parte della Banca Centrale Europea che l’articolo 104a della Crd5 sarà applicato a partire dal 2021, e grazie al nostro solido Cet1 ratio, considereremo un incremento della distribuzione di capitale al 50% per il 2020, pagato nel 2021, e per il resto del piano”, aggiunge Mustier.

“Abbiamo eseguito con successo Transform 2019 e sono davvero fiero di tutto il team, che con il suo duro lavoro e impegno ha reso tutto questo possibile. Abbiamo completato il piano ottenendo risultati robusti, raggiungendo gli obiettivi chiave di Transform 2019 con un utile consolidato sottostante di 4,7 miliardi per l’esercizio 2019”, ha detto Mustier. “Con il successo di Transform 2019 alle spalle, possiamo adesso dedicare tutte le nostre energie e i nostri sforzi per conseguire il nostro nuovo piano, Team 23. Mentre Transform 2019 era un piano di ristrutturazione e riassetto del gruppo, Team 23 si focalizza sul rafforzamento e la crescita della nostra base clienti. Noi continueremo attivamente a supportare l’economia reale, servire i nostri clienti, incoraggiare la crescita in tutti i nostri mercati e trasformare il nostro gruppo per continuare a creare valore sostenibile”.

Il margine operativo lordo si è attestato a 8,9 miliardi, con un incremento del 2,9% rispetto al 2018, e l’utile operativo netto è stato di 5,5 miliardi, in flessione dell’8,6%. I ricavi sono scesi dello 0,7% a 18,8 miliardi. Il margine di interesse è diminuito del 3,5% a 10,2 miliardi, principalmente per effetto delle dinamiche commerciali negative dovute ai tassi applicati alla clientela, ai portafogli investimenti & ‘treasury/markets’. Le commissioni nette sono diminuite dello 0,4% a 6,3 miliardi e i costi operativi sono diminuiti del 3,7% a 9,9 miliardi.

Il Cet1 ratio proforma si è attestato al 13,09%. Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi è stato pari al 5% nel 2019, migliore della guidance e in calo significativo rispetto di 2,7 punti percentuali su base annua, con le esposizioni deteriorate lorde di gruppo in calo di 12,9 miliardi su base annua.

Da Unicredit arrivano anche notizie sulla quota nella turca Yapi, che è stata ridotta al 20% tramite un accelerated bookbuilding e “si prevede di mantenere la quota in Yapi al medesimo livello per il resto dell’anno”. L’impatto atteso complessivo sul Cet1 ratio è pari a +0,5 punti percentuali nel primo trimestre del 2020, assumendo il deconsolidamento regolamentare.

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