Il Consorzio italiano tutela mortadella Bologna sostiene che la vendita di mortadella è in crescita
La mortadella di Bologna non conosce crisi.
Consorzio italiano tutela mortadella Bologna

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La mortadella di Bologna non conosce crisi.

Nonostante il ribasso dei numeri di moltissime eccellenze locali, quelli della mortadella sono tutti con il segno ‘più’ davanti. Infatti, come scrive l’agenzia Dire, nei primi nove mesi del 2023 sono cresciute la produzione (+5%), le vendite (+4%), e l’export (+7,9%). Da gennaio a settembre sono stati prodotti oltre 28 milioni di chili di mortadella IGP, 25 milioni dei quali già venduti: il 54,6% attraverso la grande distribuzione, il 28,5% con il commercio tradizionale, il 16,9% attraverso i discount e il 20,4% grazie alle esportazioni. I principali paesi che apprezzano la mortadella di Bologna sono Francia (30%) e Germania (25%). Rapportati con il 2022, i primi nove mesi del 2023 hanno visto una crescita del 9,8%. Il mercato europeo si conferma il canale principale per le esportazioni: in Germania e Spagna i numeri sono cresciuti a doppia cifra, con aumenti del 17,3% e del 13%.

“Siamo estremamente orgogliosi delle performance nei primi nove mesi perché, in controtendenza con la battuta d’arresto nella crescita dei prodotti mass-market in Europa, confermata dal basso trend di crescita della salumeria (+1,9%), la Mortadella Bologna Igp ha continuato la sua inarrestabile crescita sia nel mercato interno, con un +4% che all’estero con +7,9%”, sottolinea Guido Veroni, presidente del Consorzio italiano tutela mortadella Bologna. “Questo significa che la scelta del Consorzio di puntare sul posizionamento unico e distintivo di un prodotto garantito dal riconoscimento europeo Igp, con una lunga storia e tradizione, ma anche frutto di una costante ricerca e innovazione per andare incontro ai consumatori, si è rivelato premiante. In questo periodo, più che mai, una garanzia di qualità riconosciuta”.

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