Il Dott. Rocco Podo nominato Responsabile Nazionale Centro Studi Giuridici con delega ai Servizi Amministrativi Tributari e Previdenziali.

 

Milano – Nella giornata di oggi 01 Ottobre 2019 dopo le consultazioni di tutti i candidati, il consiglio direttivo di Assopam ha avviato la procedura di ratifica per la nomina del Dottor Rocco Podo a Responsabile Nazionale Centro Studi Giuridici con delega ai Servizi Amministrativi, Tributari e Previdenziali.

Queste le parole del Presidente Raffaele Tafuro:  “Sono contento della nomina del Dottor Rocco Podo, grande esperto in materia tributaria, civile e commerciale andrà a ricoprire il ruolo di Responsabile del Centro Studi Giuridici con delega ai servizi amministrativi, tributari e previdenziali. Sicuro del suo prezioso contributo per lo sviluppo dei ns.  numerosi servizi a favore di tutti gli iscritti Assopam – imprese, agenti  e consumatori -“.

 

 

Intervista al Dottor Rocco Podo:

Chi è Rocco PODO? Parliamo un po’ di te!

 “Ho 68 anni compiuti, leccese di origine ma brindisino a tutti gli effetti. Sono  un  dirigente in pensione dell’Amministrazione Finanziaria (ora Agenzia delle Entrate) che ha avuto l’onore di dirigere anche  diversi Uffici della medesima Amministrazione; ho conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Napoli, con votazione 110/110 e   quella Magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Roma “Unitelma Sapienza”, con votazione 110/110 e lode.  Attualmente dottore commercialista e  revisore legale.  Ritengo di possedere una  buona predisposizione di lavoro in Team. Mi pongo sempre degli obiettivi da raggiungere”.

Cosa ci racconta della sua passata esperienza

“Quello che avverto attualmente è una vera esigenza di semplificazione fiscale ed amministrativa.  Semplificazione da oltre 25 anni sempre all’ordine del giorno di tutti i governi ed di tutti  i programmi elettorali. Al contrario i nuovi adempimenti non si contano più. Un fisco semplice all’attualità  è una mera illusione. Sotto l’impero romano il sistema tributario era più semplice esso si basava sulla c.d.. “imposta capitaria”. Una testa un tributo uguale per tutti. Un sistema sicuramente ed ovviamente iniquo perché finiva per tassare  allo stesso modo  tutti (il più ricco ed il più povero anzi chi andava a perdere era proprio il disoccupato e chi viveva ai margini della società – ci ricorda qualche proposta di questi giorni? Io sono per il “quoziente familiare”). Il sistema tributario moderno e quello italiano, in particolare, è più complesso  che vorrebbe assicurare l’equità ed la proporzionalità del prelievo  che dovrebbe essere necessario al sostenimento delle spese della collettività. Sono stati introdotti gli Isa e molti, tra questi ci sono io rimpiangono gli “studi di settore” che dovevano essere eliminati. Professionisti e contribuenti non c’è la fanno più. Forse anche gli operatori dell’ Amministrazione Finanziaria  che non l’invidio. Vogliamo continuare: fatturazione elettronica; splyt  payment,  spesometro, trimestrale, Gdpr, riforma della crisi dell’impresa, processo tributario telematico etc.. per citare quelli che mi vengono in mente.  Personalmente al di là di tutto (pressione ed evasione fiscale compresa) non ho mai sopportato il numero elevato di leggi, leggine, decreti e le interpretazioni e circolari che a volte  anche per esigenze di gettito le hanno modificate nella sostanza, tra l’altro non sempre facili da comprendere; il professionista non può essere sempre visto  come un presunto evasore, il reddito d’impresa non può essere determinato con un sistema  che tende alla sua catastalizzazione.

Bisogna puntare ad un approccio più semplice e più umano nei rapporti Fisco/Contribuente  ed applicare concretamente il dettato costituzionale dell’ art. 53. Contribuire in base alla propria capacità contributiva in materia proporzionale non significa, infatti,  la stessa cosa quando si va a tassare il reddito perché non si tiene conto per esempio dei pesi  di  ciascuna  famiglia”.

Perché aderisce  ad Assopam?

“Per quanto riguarda la categoria , con la riforma avvenuta  con il decreto legislativo 13 agosto 2010 n.141 è stata sancita l’incompatibilità tra mediatori creditizi e agenti finanziari: incompatibilità che vale anche per i collaboratori, che non possono svolgere contemporaneamente la propria attività a favore di più soggetti.  Tra i suoi  obiettivi c’è anche quello  è di assicurare la professionalità e l’autonomia dell’operatività di entrambe le categorie professionali. Al di là  comunque delle dovute differenze che connotano il lavoro di professionisti con ruolo ben distinti, sia gli agenti in attività finanziaria che i mediatori creditizi svolgono un lavoro che può essere di grande utilità per le famiglie e per la imprese.

Assopam è una attivissima Associazione che ha  tra i propri obiettivi la tutela e la valorizzazione delle figure professionali dei soci  e di tutte quelle figure professionali che ruotano a vario titolo nel mondo del credito; sempre  in prima linea, lotta quotidianamente  contro tutte le difficoltà  presenti  nel settore del credito, non ultimo quello dell’abusivismo professionale.  

Essa si propone, pertanto, anche quella di assicurare la professionalità,la legalità e l’autonomia  dell’operatività di entrambe le categorie professionali per dare risposte sempre più  concrete alle esigenze quotidiane, dal mutuo per la casa ai finanziamenti per sostenere la propria attività, e migliorare la qualità della vita dei consumatori.

 In tale  prospettiva la mia modestissima disponibilità  ad essere di ausilio per attività convegnistica   di studio e ricerca in generale, per quanto possibile,  nei settori dell’economia, del credito, della consulenza ed assistenza legale, fiscale e previdenziale  a favore di tutti i soggetti iscritti all’ Associazione ascoltando principalmente  i loro suggerimenti ed i loro problemi quotidiani”.

Grazie Dottor Podo è stato un piacere!

“Sono io che ringrazio voi per il Vs. lavoro”.

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