Lea Pericoli si è spenta a 89 anni.
Se ne va un pezzo di storia dello sport azzurro, capace di lasciare un segno indelebile. Non a caso, Pericoli fu soprannominata “la divina” da Gianni Clerici proprio per la capacità di unire doti tecniche importanti ad uno stile unico. Memorabile anche la sua attività da giornalista, portata avanti sempre in modo raffinato ed elegante.
cUna vita eccezionale quella di Lea Pericoli contraddistinta dall’amore smisurato per il tennis. Una passione iniziata in Africa dove il papà si era trasferito per motivi di lavoro, e coltivata con costanza nonostante gli spostamenti che l’hanno portata in giro per il mondo. Un piglio eccezionale, ma anche una sobrietà stilistica davvero iconica che le ha permesso di lasciare un segno indelebile nel tennis.
27 i titoli conquistati nella sua carriera, tra singolare, doppio e doppio misto a conferma di doti da giocatrice completa. Nei tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). Al suo attivo anche il prestigio di essere la numero 1 d’Italia per ben 14 anni (record assoluto), e di essere un perno anche per il team italiano con 8 vittorie in singolare e sei in doppio.