Il tribunale di Milano ha inibito l’anatocismo
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Ing Bank, Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i contratti di conto corrente con i consumatori. Le banche sono state condannate a pubblicare il dispositivo del provvedimento sulle home page dei propri siti internet e a comunicarlo a tutti i consumatori  con le stesse modalità con le quali vengono inviati gli estratti di conto corrente. 
“Le decisioni del tribunale di Milano chiariscono che dal 1° gennaio 2014 per le banche è vietata ogni forma di anatocismo – dice Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio del Movimento Consumatori – gli interessi scaduti non possono più produrre nuovi interessi che devono essere conteggiati solo sul capitale. Questo divieto, enunciato dal nuovo articolo 120 t.u.b., è chiarissimo e non necessità di alcun intervento del CICR al quale può spettare solo l’individuazione delle modalità di applicazione e conteggio degli interessi. Come emerso dalla nostra indagine di gennaio, tutte le banche, nonostante il divieto operi ormai da ben 16 mesi, hanno continuato ad applicare gli interessi anatocistici che per il 2014 hanno comportato l’addebito di interessi illegittimi stimati per tutte le banche italiane in oltre 2 miliardi di euro. Non potevamo star fermi, è partita la campagna ‘Stop Anatocismo’ con le prime tre inibitorie”.

“La nostra campagna – afferma il segretario generale MC, Alessandro Mostaccio – inizia già a portare significativi risultati, proseguiremo con ogni iniziativa diretta ad assicurare la definitiva cessazione dell’anatocismo nei rapporti bancari. Invitiamo le banche a restituire gli interessi illegittimamente applicati nel corso del 2014 e il CICR a dare completa attuazione alla legge in tempi rapidi. Spero si rendano conto che è in gioco la credibilità del sistema bancario italiano”.

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