Internet croce e delizia
Colpodamiliardodidollariaidannidegliistitutibancari nf finance

Ancora nessun commento

Aumentano le pratiche scorrette sul web , le Authority fanno multe per 33 milioni, mentre siti di comparazione e social media si consolidano come canali privilegiati di confronto per il cittadino smart . È il bilancio dell’attività delle Authority emerso nel «Rapporto consumatori 2015» che viene presentato oggi da I-Com, Istituto per la competitività.
Al totale delle multe (14,8 milioni nel 2013), possono essere sommati ulteriori 13,9 milioni, comminati dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Nel Rapporto le fattispecie più gettonate si riferiscono a condotte fuorilegge veicolate online, a cominciare da informazioni ingannevoli sulle caratteristiche di prodotti e servizi oppure su prezzi, tariffe e promozioni, per non parlare degli oneri ingiustificati per l’assistenza ai clienti.
In testa alla classifica c’è il Garante della concorrenza (Agcm), presieduto da Giovanni Pitruzzella, con 176 pratiche sanzionate per 18 milioni. Dopo il commercio (12 milioni di sanzioni), il settore più multato è l’energia (10,8) e i trasporti (5,2). In particolare l’Autorità per energia (Aeegsi) nel 2014 ha fatto segnare un +574% in termini di importo sanzionato rispetto all’anno prima (10,8 milioni), seguita dall’Autorità nelle comunicazioni (Agcom) con oltre 3 milioni. Sul totale delle sanzioni, circa 10,5 milioni provengono da segnalazioni di concorrenti. Per numero di condotte segnalate e poi sanzionate (128 casi, pari a 9 milioni), sono invece i consumatori i soggetti più attivi.
Esaminando le performance di 33 imprese di servizi su Facebook , Twitter e YouTube , sono i grandi player della telefonia e della grande distribuzione (Gdo non-food) a interagire in maniera più partecipata.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI