IntesaSanpaolo e UniCredit non sembrano aver risentito di guerre, crisi di governo ed economica avversa.
E’ difficile immaginarsi come, in una situazione “estremamente complessa come l’attuale”, IntesaSanpaolo e UniCredit siano riuscite a portare a casa risultati tanto brillanti. Secondo il suo articolo, la risposta sta nel ciclo economico: le banche, in pratica, beneficiano oggi di ciò che i clienti hanno fatto nei mesi passati. A portare a semestrali così favorevoli, dunque, sarebbe stata l’onda lunga del 2021 – un’idea che ha toccato il mercato e ha premiato l’andamento dei due titoli in Borsa. Carlo Messina, ceo di IntesaSanpaolo, ha ribadito il suo impegno a remunerare il capitale investito dai soci e “conferma gli obiettivi del piano industriale, forte di una solida generazione di cassa”. UniCredit ha dato il suo meglio nel secondo trimestre, e Orcel “ha assunto la responsabilità dell’intero mercato italiano”. Entrambi gli istituti si preparano ora ai 5 mesi che verranno, tra elezioni politiche e incertezza economica. La tenuta di queste due banche, spiega Righi, è “elemento strategico di rilievo per il Paese”. Il fatto che il punto di parteza sia così solido farebbe dunque ben sperare.