La Bce mette un freno alle mire di Del Vecchio in Mediobanca
La Banca centrale europea avrebbe anticipato alla holding di Leonardo Del Vecchio la contrarietà al superamento della soglia del 19,9% del capitale di Mediobanca.
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La Banca centrale europea avrebbe anticipato alla holding di Leonardo Del Vecchio la contrarietà al superamento della soglia del 19,9% del capitale di Mediobanca. Il superamento della soglia del 20% del capitale richiederebbe a Delfin la trasformazione in holding bancaria. L’impossibilità per Del Vecchio di salire ulteriormente riduce l’appeal speculativo del titolo ma non impedisce ai broker di confermarsi positivi. Per Intesa Sanpaolo il giudizio resta “buy” con prezzo obiettivo a 12,7 euro. Anche Equita Sim ha confermato la raccomandazione “buy” su Mediobanca con un prezzo obiettivo a 12,8 euro. Il titolo non è stato capace nelle ultime settimane, nonostante i numerosi tentativi, di salire oltre i 78,6% di ritracciamento del ribasso dal top di novembre 2021, resistenza in area 10,10 euro. In mancanza del superamento del 78,6% (percentuale di Fibonacci) il bel rialzo del titolo messo a segno dal minimo di marzo rischia di essere solo la parte centrale di una correzione ribassista più complessa, iniziata lo scorso novembre. Senza la rottura di area 10,10 si rischia una discesa verso area 8,65, base del gap del 16 marzo. Segnali in questo senso verrebbero al di sotto di area 9,45. Oltre area 10,10 Mediobanca potrebbe invece puntare al ritorno sui massimi dello scorso novembre a 10,88 euro.

ERG ha chiuso la seduta di ieri con un risicato rialzo (+0,12%) a 33,44 euro, dopo essere stata per lunghi tratti ben oltre la parità, avendo toccato un massimo a quota 34,74. GLi acquisti erano scattati in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il fondo IFM Investors Pty sarebbe interessato a mettere piede nel gruppo delle rinnovabili. L’ipotesi, già emersa a fine marzo, è quella dell’acquisto di una quota di minoranza di San Quirico, la holding con cui la famiglia Garrone controlla il 62,5% di ERG: le risorse che IFM Investors Pty apporterebbe verrebbero utilizzate per sviluppare le attività. Anche nella giornata di martedì i prezzi avevano toccato un massimo a 35 euro prima di arretrare. Si tratta dei nuovi record assoluti ma nel breve i corsi potrebbero accusare la stanchezza. Per ora la seduta di ieri non aggiunge molto al quadro tecnico, si è trattato di un “inside day” e come tale potrebbe rappresentare solo una pausa del precedente rialzo ma anche l’avvio di una correzione. Indicazioni più precise al superamento di uno dei due estremi del range compreso tra 32,14 e 35 euro. Oltre quota 35 si aprirebbe la strada verso i 40 euro, sul fronte opposto invece primo target a 31 euro poi supporto in area 29,50.

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