La disintermediazione digitale ha cambiato i comportamenti degli italiani
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I cittadini comprano meno pane e quotidiani, ma sempre più dispositivi digitali, perché vogliono essere connessi in Rete e tra di loro.
Ben sette italiani su 10 navigano sul Web.
Questa è la fotografia scattata dal Censis con il 50^ rapporto sulla situazione sociale del Paese. Di seguito ecco le 10 novità e curiosità che emergono dal report presentato oggi.

Nel 2016 il pubblico della televisione continua ad essere sostanzialmente coincidente con la totalità della popolazione: è pari al 97,5% degli italiani.

Nel 2011 l’80,9% degli italiani dichiarava che nella settimana precedente la rilevazione aveva acquisito informazioni dai TG, ma nel 2016 il dato si è ridotto al 63%, con un calo di 17,9 punti percentuali. E la disaffezione è soprattutto tra i diplomati e i laureati, che erano i più affezionati utenti dei telegiornali: ad oggi il 27,3 di questo target non guarda più i TG.

Tra le prime fonti utilizzate per informarsi, dopo il 63% dei telegiornali, si colloca Facebook con il 35,5% e i giornali radio con il 24,7%. I quotidiani non superano il 18,8%. Il 19,4% sceglie i motori di ricerca come Google, il 10,8% YouTube e il 2,9% Twitter. A proposito della radio, l’utenza complessiva è pari all’83,9% degli italiani.

Il 63,9% degli intervistati ha ammesso che preferisce essere controllato pur di sentirsi al sicuro. Inoltre gli utenti di internet si dicono disposti a subire limitazioni della propria privacy online se questo servisse per contrastare la pedopornografia (lo dichiara il 49,3%), prevenire attentati terroristici (45,4%), combattere la criminalità (42,7%), mettere in sicurezza la Rete dagli attacchi degli hacker (34,7%), aiutare le indagini dei magistrati (28,1%) e solo il 27,2% non è disposto in nessun caso.

I quotidiani cartacei continuano a perdere i lettori: -1,4% nell’ultimo anno, -26,5% complessivamente nel periodo 2007-2016. In totale solo 4 italiani su 10 leggono la carta stampata.

Invece continua ad aumentare l’utenza dei quotidiani online (+1,9% nell’ultimo anno) e degli altri siti web di informazione (+1,3%).

Mantengono i propri lettori i settimanali (+1,7%) e i mensili (+3,9%), ma non i libri cartacei (-4,3% nell’ultimo anno, con una quota di lettori diminuiti al 47,1% degli italiani), ancora non compensati dai lettori di eBook (che aumentano dell’1,1% nell’ultimo anno, ma si attestano ancora solo al 10% della popolazione).

La penetrazione di Internet aumenta di 2,8 punti percentuali nell’ultimo anno e l’utenza della Rete tocca un nuovo record, attestandosi al 73,7% degli italiani (e al 95,9%, cioè praticamente la totalità, dei giovani under 30).

In sostanza sul web in 10 anni si è passati da meno della metà a circa tre quarti degli italiani.

Il 40,6% degli internauti italiani controlla i movimenti del conto corrente bancario via internet, praticando personalmente l’home banking (il 3,8% in più rispetto allo scorso anno).

Diminuiscono gli utenti dei telefoni cellulari basic, in grado solo di telefonare e inviare sms (-5,1%).

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