La fattura elettronica serve anche ad agevolare gli adempimenti di carattere amministrativo e di natura contabile

Ancora nessun commento

L’obiettivo della fattura elettronica è quello di arrivare a un equilibrio tra i costi e i benefici, tenendo presente che sul lungo periodo, dopo una prima fase di assestamento, gli oneri dovrebbero risultare nettamente inferiori rispetto ai vantaggi. Il sistema italiano ha destato l’attenzione e la curiosità di diversi Paesi stranieri; nel frattempo il Fisco ha fatto sapere che entro la fine di ottobre si avrà la possibilità di scegliere se aderire oppure no ai servizi di consultazione delle fatture elettroniche che è stato messo a disposizione in modalità gratuita dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui si decida di non aderire, tuttavia, aumentano le probabilità di essere sottoposti a controlli fiscali.

La normativa di riferimento

Ma qual è il quadro normativo a cui si deve fare riferimento quando si parla di trasmissione telematica dei corrispettivi e di fatturazione elettronica? La normativa è stata attuata attraverso il Decreto Legislativo 127 del 2015, il quale è ispirato alla Legge 23 dell’11 marzo del 2014. Con quella legge, il governo veniva delegato a introdurre norme il cui scopo doveva essere quello di consolidare i controlli: un traguardo che si sarebbe dovuto raggiungere con la diminuzione delle incombenze contabili e amministrative per i contribuenti, ma anche con meccanismi di riscontro tra le transazioni eseguite e la documentazione IVA. Per questo, sarebbe stato indispensabile migliorare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti.

L’Agenda Digitale

Il decreto legislativo menzionato in precedenza mette in evidenza come la fatturazione elettronica rappresenti un obiettivo faro dell’Agenda Digitale Europea: essa viene considerata come una delle leve più importanti per la diffusione della cultura digitale nel settore delle imprese, per la riduzione dei costi di gestione e per l’aumento degli standard di efficienza dei processi amministrativi.

Come sta andando la fatturazione elettronica

Il progetto relativo alla fatturazione elettronica, a dispetto degli iniziali scetticismi non giustificati, è stato concepito in modo ottimale ed è stato realizzato altrettanto bene. Ciò è stato possibile anche perché le infrastrutture predisposte si sono rivelate in grado di tenere senza difficoltà. Gli utenti, dopo le incertezze dei primi momenti, hanno preso sempre più dimestichezza con questo strumento e hanno acquisito una crescente consapevolezza. Così, le aziende sono riuscite a metabolizzare le novità e a organizzarsi di conseguenza, comprendendo gli svantaggi derivanti dalla conservazione di aree di discontinuità in un contesto informatizzato.

La sostituzione dei registri IVA

Va detto che per ora l’Agenzia delle Entrate non è stata abbastanza chiara nel sottolineare che l’insieme delle fatture elettroniche prende il posto dei registri IVA, almeno in relazione ai documenti che si ricevono e che vengono emessi in formato digitale. Tuttavia, l’esonero dalla fatturazione elettronica previsto per chi è in regime forfettario non pare essere in linea con i principi che hanno ispirato la riforma contenuti nel decreto legislativo a cui abbiamo fatto cenno in precedenza. Vien da chiedersi, dunque, se l’emissione di una fattura elettronica imponga o meno un surplus di lavoro per i freelance e i liberi professionisti.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI