La mobilitá sostenibile é l’alternativa al motore diesel e benzina

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La Sharing Economy si ridefinisce e si struttura Il trend attuale e’ sempre piu’ rivolto ad una mobilita’ sostenibile. L’inquinamento ambientale, specie nelle grandi citta’, unito a un elevato disagio derivante dal rumore dei motori, impongono di ridurre lo stress derivante dal traffico intenso e spingono sempre piu’ a forme di mobilita’ alternative.

Nel settore dell’automotive e’ ormai messa al bando la propulsione di motori diesel e benzina. Nei giorni scorsi e’ stato emanato un provvedimento della Regione Lombardia per vietare l’utilizzo di auto con motore diesel euro 3 a partire dal 1° ottobre 2018 e fino al 31 marzo e riguardera’ 570 comuni (nei giorni dal lunedi al venerdi, dalle ore 7,30 alle 19,30).

Il piano Aria della regione Lombardia prevede restrizioni dapprima parziali e poi totali per i veicoli diesel euro 3 dal 1 aprile 2019, che dall’aprile 2020 riguarderanno anche gli euro 4. Cio’ equivale a una pietra tombale per i vecchi motori diesel, anche se per ora il divieto non comprende anche i motori a benzina, che hanno ugualmente un alto tasso di inquinamento.

Un colpo letale per i diesel che gradualmente nei prossimi anni andranno rottamati o indirizzati verso i Paesi mediorientali o africani, che per ora non hanno fissato standard, ovviamente a prezzi di svendita. Non e’ escluso che sulla scia di Milano e della Lombardia seguiranno provvedimenti analoghi anche in altre citta’ congestionate, come Bologna, Roma o Napoli.

Quali i rimedi? Oltre alle motorizzazioni alternative, quali gpl ed elettrico, per le quali le case produttrici si dovranno attrezzare a costo di notevoli investimenti finanziari (specie per l’elettrico). I metodi alternativi sono il Car sharing, cioe’ l’utilizzo di un’auto in affitto previo abbonamento, per piccoli spostamenti cittadini con vetture che si lasciano nella zona di destinazione dell’utente.

Chi volesse poi condividere il viaggio in comune con altre persone che devono percorrere lo stesso tragitto puo’servirsi del Car polling . Similare il ricorso a Uber che e’ un’organizzazione di tassisti free lance che, coprendo un dato territorio possono tramite una prenotazione con apposita app trasportarvi in breve tempo. Il trasporto intermodale consente di raggiungere una meta, col massimo rispetto dell’ambiente, servendosi di piu’ mezzi: ad esempio una bici da caricare su treni o metropolitana. C’e’ poi il taxi collettivo per piu’ persone che volessero condividere un viaggio anche lungo dividendone le spese

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