La “trasformazione” digitale in atto del sistema finanziario è necessaria per restare competitivi nel settore
Bnl, parte la fase due del piano

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Proprio per questo Bnp Paribas, nel presentare il suo nuovo piano strategico per il 2017-2020, ha detto di voler accelerare il processo di transizione verso il digitale per costruire la banca del futuro e investirà ben 3 miliardi di euro nelle tecnologie. Ciò consentirà alla banca un passaggio fluido dalla finanza tradizionale al mondo digitale, cercando di tagliare alcuni rami meno strategici e raddoppiando le spese nelle iniziative legate al tech.

Bnp Paribas ha dichiarato di voler basare il suo successo futuro su un bel numero di iniziative già in corso in termini di prodotti, applicazioni e piattaforme digitali, come la banca online Hello Bank! e il mobile wallet Wa!, i presidi esteri come Cepteteb e BGZ Optima, la piattaforma multi-prodotto Centric e quella di trading Cortex. “Abbiamo circa cinque anni per realizzare la trasformazione, facendo investimenti e fornendo un miglioramento qualitativo per i nostri clienti, parte di un piano che sarà annunciato il prossimo anno”, spiegava a Reuters a novembre scorso Thierry Laborde, vice coo e capo del mercato domestico di Bnp Paribas.

Inoltre, Bnp è impegnata anche attraverso i suoi tech lab e programmi di incubazione. Di recente ha aperto un canale online, il progetto OpenUp, che metterà in collegamento lo staff delle banche con il mondo delle startup, con l’obiettivo di rafforzare il ponte tra i due mondi. “Le startup hanno spesso difficoltà nell’individuare partner di Bnp Paribas potenzialmente interessati a una collaborazione e per noi stessi non è sempre facile trovare le startup in grado di affrontare le sfide future”, aveva commentato l’istituto francese.

Non da ultimi gli investimenti nel settore del fintech. A fine gennaio Bnp Paribas Securities Services ha comprato una quota di minoranza in Fortia Financial Solutions, una società di software che utilizza l’intelligenza artificiale e il machine learning per monitorare i requisiti normativi internazionali nel mondo dei fondi comuni d’investimento. Il gruppo francese è poi dotato di una specifica divisione per l’innovazione digitale, L’Atelier Bnp Paribas, un vero e proprio acceleratore fintech che aiuta le aziende a trasformare le idee in progetti operativi.

Intervistato dal Financial Times, Jean-Laurent Bonnafé, amministratore delegato di Bnp Paribas, ha dichiarato che il primo istituto del credito della Francia per numero di attivi intende utilizzare parte dei 3 miliardi di euro anche nell’assunzione e nella riqualificazione del personale. “Siamo in un ambiente in cui non si creano posti di lavoro e stiamo gestendo la transizione. I lavori stanno cambiando nel retail banking e nel settore dell’investment banking”. Sempre Bonnafé dichiara a Les Echos che Bnp paribas punta a diventare “una banca maggiormente in grado di prevenire gli sviluppi futuri e che assicuri ai clienti dei processi sempre più fluidi in un mondo al contempo fisico e digitale”. Insomma, la strada è tracciata.

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